In questi ultimi anni, gli interventi sulla finanza pubblica hanno inciso in modo particolare sui bilanci delle Province, riducendone notevolmente la capacità di spesa. Il disegno di legge per l’anno 2015 però supera il livello di sopravvivenza, impedendo alle Province qualsiasi azione e portandole inevitabilmente al dissesto.
Dopo la manovra del decreto legge n. 78/2010 e quella del decreto legge n. 201/2011, si sono andate sovrapponendo le ulteriori manovre previste dal decreto legge n. 95/2012 e dal decreto legge n. 66/2014.
In particolare, l’articolo 16, comma 7, del decreto legge 6 luglio 2012, n.95, convertito con legge 7 agosto 2012, n. 135, ha ridotto le risorse assegnate alle Province complessivamente di 500 milioni di Euro per l’anno 2012, di 1.200 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014, e 1.250 milioni di Euro a decorrere dall’anno 2015, con una conseguente riduzione dei trasferimenti alla Provincia di Imperia di 3.756.323,67 nel 2012, 4.864.179,00 nel 2013 e 2014 e di 5.066.853,13 dal 2015.
La previsione per l’anno 2015 potrebbe essere ancora peggiore poichè il taglio è ad oggi ancora determinato sulla base del calcolo iniquo che vede penalizzata la Provincia di Imperia come tutte quelle che ricevono trasferimenti dalle Regioni per funzioni quali quelle per il trasporto pubblico locale e la formazione. Si spera possa essere apportata, al più presto, una modifica normativa che elimini, come già per il 2013 e per il 2014, tale distorsione.
Il decreto legge n. 66/2014 ha poi previsto un ulteriore ridimensionamento delle risorse finanziarie a carico delle Province per complessivi Euro 444,5 milioni sull’esercizio 2014, Euro 576,70 milioni sul 2015 e Euro 585,70 milioni per gli esercizi 2016 e 2017, che comporta un nuovo e rilevante taglio alle risorse della Provincia di Imperia pari a 1.342.778,80 sul 2014 ed €. 2.013.835,77 per ciascuna annualità 2015-2017, cui si aggiunge il taglio per i costi della politica al momento non quantificabile per questo Ente.
Il disegno di legge di stabilità per l’anno 2015 prevede ora un taglio complessivo per le Province di 1.000 milioni di Euro per l’anno 2015, di 2000 milioni per l’anno 2016 e di 3000 milioni a decorrere dall’anno 2017. L’ammontare dei tagli per i singoli enti sarà determinato da un decreto da emanare entro il prossimo 15 febbraio 2015 sulla base anche della differenza tra la spesa storica e fabbisogni standard. In ogni caso, è facile comprendere che sarà impossibile mantenere l’equilibrio di bilancio ed evitare una situazione di dissesto. Si dispone al momento solo di una stima effettuata da UPI.
La riforma avviata con legge n. 56/2014, che prevede la trasformazione della Provincia in Ente di secondo grado, espressione del proprio territorio attraverso la rappresentanza dei Sindaci e dei Consiglieri dei Comuni chiamati a governare l’attività, ente con funzioni di area vasta a servizio dei Comuni stessi con funzioni fondamentali, rischia di essere paralizzata sul nascere.
La riduzione della spesa corrente richiesta alle Province per concorrere al contenimento della spesa pubblica rischia di annullare ogni possibilità di spesa in quanto la stessa viene praticamente azzerata. Ne consegue l’assoluta impossibilità a svolgere le funzioni che sono loro assegnate e quindi di erogare i servizi fondamentali quali quelli legati alla gestione e alla manutenzione delle strade provinciali, all’edilizia scolastica, ai trasporti e alla tutela dell’ambiente.
Contestualmente la Provincia è stata chiamata da tempo a svolgere molteplici funzioni delegate dalla Regione, utilizzando proprie risorse senza un adeguato rimborso delle spese sostenute.
I decreti attuativi delle legge n. 56/2014 devono stabilire entro la fine dell’anno in corso il destino di tali funzioni, che in conseguenza della drastica riduzione delle risorse provinciali, si ritiene non possano che tornare in capo alla Regione, che deve farsi carico di tutte le spese ad esse connesse ed in particolare del personale che attualmente le svolge.
Nelle tabelle che seguono sono sintetizzati i tagli previsti dal 2012 in poi:
COMPARTO PROVINCE
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2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 |
D.l. n. 95/2012
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500.000.000,00 | 1.200.000.000,00 | 1.200.000.000,00 | 1.250.000.000,00 | 1.250.000.000,00 | 1.250.000.000,00 |
D.L. 66/2014
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444.500.000 | 576.700.000 | 585.700.000 | 585.7000.000 | ||
Disegno di legge di stabilità 2015 | 1.000.000.000 | 2.000.000.000 | 3.000.000.000. | |||
Totale
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500.000.000 | 1.200.000.000 | 1.644.500.000 | 2.826.700.000 | 3.835.700.000 | 4.835.700.000 |
IMPERIA
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2012
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2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 |
D.L. n. 95/2012
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3.756.323,67 | 4.864.179,00 | 4.864.179.00 | 5.066.853,13 | 5.066.853,13 | 5.066.853,13 |
D.L. n. 66/2014
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1.342.778,80 | 2.013.835,77 | 2.013.835,77 | 2.013.835,77 | ||
Disegno di legge Finanziaria 2015
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3.789.504,61 | 7.579.009,23 | 11.368.513,83 | |||
Totale
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3.756.323,67 | 4.864.179,00 | 6.206.957,80 | 10.870.193,51 | 14.659.698,13 | 18.449.202,73 |
Riduzione risorse 2015 rispetto al 2014 | 4.663.235,71 | |||||
Stima UPI | 4.503.945,70 |
Nel 2015 l’Ente subirà una riduzione complessiva di risorse correnti rispetto al 2014 di €. 5.846.724,50 (pari ad €. 4.503.945,70 + €. 1.342.778,80) dovendo recuperare anche la riduzione di €. 1.342.778,80 che nel 2014 è stata finanziata con risorse straordinarie.
Nella tabella A allegata è stata evidenziata, con riferimento all’esercizio 2013, la suddivisione delle spese correnti dell’Ente tra le spese per funzioni conferite/delegate dalla Regione e la spesa per funzioni proprie fondamentali, mentre nella tabella B è stata riproposta la medesima distinzione con riferimento alle entrate correnti del 2013 ampliata alle previsioni 2014 e 2015.
Si rappresenta di seguito sinteticamente la situazione finanziaria legate all’esercizio delle funzioni fondamentali dell’Ente.
Funzioni fondamentali
2013 | |
Entrate correnti | 19.754.121,77 |
Spese correnti | 18.261.816,07 |
Quote capitale ammortamento mutui | 2.410.208,03 |
Differenza | -917.902,33 |
2015 | |
Entrate correnti | 14.204.311,14 |
Spese correnti (ipotesi di invarianza) | 18.261.816,07 |
Quote capitale ammortamento mutui | 1.758.594,20 |
Differenza | -5.816.099,13 |
Per l’anno 2015 le entrate correnti sono state determinate applicando il taglio di risorse previsto, poiché la normativa prevede che, in assenza di riversamento da parte dell’Ente allo Stato del contributo alla spesa pubblica richiesto, lo stesso verrà trattenuto dall’Agenzia delle Entrate a valere sulle entrate tributarie (Imposta RCT Auto), mentre per la spesa si è ipotizzata l’invarianza della spesa sostenuta nel 2013.
Per quanto concerne invece il raffronto tra le entrate (€. 21.988.294,78) e le spese (€. 24.833.526,81) legate alle funzioni conferite/delegate, lo stesso evidenzia un saldo negativo nel 2013 di €. 2.845.232,03, finanziato dalla Provincia con risorse proprie, risorse che quindi sono state distolte dalle funzioni e dai servizi di propria competenza quali viabilità ed edilizia scolastica in modo da consentire il mantenimento dei servizi forniti in forza della delega e soprattutto dei livelli occupazionali.
Nel 2014 e 2015 la spesa per funzioni conferite/delegate finanziata con risorse a carico dell’Ente è destinata ad aumentare per effetto:
a) della modifica alla Legge Regionale relativa alle funzioni in materia di caccia, che ha comportato sul bilancio 2014 un aggravio di spesa di €. 106.355,32 e comporterà sul bilancio 2015 un aggravio di spesa di €. 128.605,32;
b) per la riduzione dei trasferimenti in materia di turismo da €. 1.038.773,12 nel 2013 ad €. 810.052,59 nel 2014 per azzerarsi nella previsione 2015.
Nel 2015 la somma finanziata a carico del bilancio dell’Ente relativamente alle funzioni conferite/delegate salirà da €. 2.845.232,03 ad €. 4.012.610,47, a parità di altre condizioni.
Se si considera che la Provincia di Imperia si trova già in procedura di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, il cui Piano è stato recentemente approvato dalla Corte dei Conti e che, in tale documento, per far fronte alla riduzione di risorse subita nel 2014, dovuta in parte alla riduzione di trasferimenti erariali e in parte al contributo alla spesa pubblica richiesto dal D.L. 66/2014, si è fatto ricorso alle entrate straordinarie derivanti dall’alienazione del pacchetto azionario Autostrada dei Fiori, si può facilmente comprendere l’impatto infausto degli ulteriori tagli previsti nel 2015 i quali porteranno l’Ente in una situazione di dissesto finanziario certo.
La spesa finanziata a carico del bilancio dell’Ente relativamente alle funzioni conferite/delegate che nel 2015, a parità di condizioni, salirà ad €. 4.012.610,47, costituisce il beneficio minimo previsto che ne avrebbe il bilancio della Provincia qualora dal 2015 la Regione svolgesse direttamente le funzioni ora delegate, prendendo in carico le relative spese di personale e funzionamento, o ne coprisse il relativo costo.
In caso contrario il disavanzo complessivo a carico dell’Ente sarebbe pari ad €. 9.828.709,60 (€. 5.816.099,13 + €. 4.012.610,47).
Preso atto altresì della richiesta del Presidente delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Provincia di Imperia, pervenuta in data 27.11.2014 prot. n. 51674, di intervenire presso la Regione Liguria per definire le sorti sia delle funzioni dalla stessa delegate/conferite che del personale;
Per tutto quanto sopra esposto;
LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO
D’INTESA CON IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
- prende atto della situazione sopra descritta e dell’impossibilità per la Provincia di fare fronte alle funzioni fondamentali e quindi di poter provvedere, tra l’altro, alla manutenzione ordinaria ed invernale delle strade provinciali, alla manutenzione ed al riscaldamento delle scuole di secondo grado, agli interventi di competenza in materia ambientale, nonché di poter contribuire al trasporto pubblico locale secondo gli impegni a suo tempo assunti, con una conseguente consistente riduzione del servizio fino al suo annullamento completo;
- ritiene necessario chiedere al Governo di ridurre la previsione dei tagli alle Province, che impediscono lo svolgimento dei compiti ad esse affidati e che le portano inevitabilmente verso una situazione di dissesto finanziario, con particolare riferimento agli enti in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale;
- chiede alla Regione Liguria di farsi carico di tutti gli oneri finanziari sostenuti dalla Provincia di Imperia per lo svolgimento delle funzioni delegate o, in caso contrario, di riprendersi tutte le funzioni delegate, trasferendo nella propria dotazione organica tutte le risorse umane attualmente impegnate in tali funzioni;
- chiede al Governo di introdurre con espressa disposizione di legge, quale titolo di precedenza nell’ambito delle procedure di reclutamento del personale la provenienza dai ruoli delle Amministrazioni Provinciali;
- invita i Presidenti del Consiglio e della Giunta Provinciali:
- a chiedere la convocazione degli Stati Generali da parte della Regione Liguria attraverso una riunione plenaria dei Consigli Provinciali, chiamando a parteciparvi i Parlamentari ed Europarlamentari liguri, nonché la Giunta Regionale medesima al fine di esaminare la situazione di estrema gravità in cui versano le Province a seguito del ridimensionamento delle risorse, derivante dal disegno legge di stabilità per l’anno 2015 e dal riordino delle funzioni delegate/conferite.