Oltre la metà dei dipendenti della Provincia di Imperia rischia la mobilità e, nella peggiore delle ipotesi, il licenziamento. Una prospettiva drammatica che ha spinto di dipendenti a una vera e propria mobilitazione. Due le iniziative: una lettera indirizzata al Governo e alla Regione per chiedere di modificare le normative che porteranno a licenziamenti di massa e un sit in di 50 dipendenti, domani, venerdì 5 dicembre, a Genova, in occasione degli Stati Generali della Pubblica Amministrazione Ligure.
LA LETTERA DEI DIPENDENTI A GOVERNO E REGIONE LIGURIA
La Legge di stabilità 2015 ha previsto un taglio delle risorse finanziarie alle Province di un miliardo di Euro che provocherà con certezza il dissesto della gran parte di esse e farà così venire meno le risorse per svolgere servizi pubblici essenziali e continuare ad assicurare il posto di lavoro al personale provinciale.
Inoltre dalla lettura dell’emendamento alla legge di stabilita 2015 art. 35 bis, appare chiaro che il 50% del personale della Provincia verrà posto immediatamente in soprannumero e dovrebbe essere ricollocato presso altri enti.
Detta ricollocazione è tuttavia subordinata al rispetto di una serie di condizioni tali da escludere, di fatto, tale soluzione per la maggior parte del personale coinvolto e conseguentemente il comma 10) ne prevede il licenziamento.
Si determinerà pertanto in brevissimo tempo l’allontanamento dal lavoro da parte dello Stato di migliaia di persone, del tutto incolpevoli, che saranno i soli a pagare il prezzo della manovra economica e della riforma della P.A..
E’ paradossale che mentre da un lato si dichiari la necessità di sostenere l’occupazione con ogni mezzo, dall’altro si proceda con norme draconiane dirette solo a generare ulteriore disoccupazione. Inoltre si crea una seria disparità di trattamento tra dipendenti pubblici, contraddicendo quanto stabilito pochi mesi fa con la Legge Delrio che assicurava il mantenimento del posto di lavoro ai dipendenti delle Province.
Il taglio lineare del 50% alle risorse per il personale delle Province applicato, senza considerare il personale in servizio e le funzioni effettivamente svolte, risulta assurdo e discriminatorio nei confronti di molte Province che sono attualmente sotto organico e svolgono molte funzioni attribuite loro dalla Regione, come avviene in Liguria.
L’operazione in argomento comporta poi la soppressione di fondamentali servizi pubblici con grave danno per la comunità amministrata. Infatti con la messa in disponibilità del personale, dotato delle necessarie professionalità, verranno meno repentinamente servizi pubblici essenziali quali: manutenzione scolastica e stradale, smaltimento rifiuti, difesa del territorio, lavoro e formazione professionale, urbanistica.
Conseguentemente, lo snellimento delle Province non può che passare attraverso un percorso graduale che veda il riassorbimento per fasi delle funzioni esercitate con il relativo personale.
La norma in questione, al contrario, interviene brutalmente licenziando le persone e sopprimendo i servizi secondo criteri iniqui ed inefficaci.
Inoltre, nulla si dice in merito al personale a tempo determinato delle Province (spesso in servizio da molti anni) che a differenza di quello di tutti gli altri enti pubblici per il quale è stata prevista la stabilizzazione, viene letteralmente abbandonato ed avviato alla disoccupazione.
In conclusione si richiede pertanto al Governo:
Di ritirare l’emendamento alla Legge di stabilità 2015 art 35 bis che determina i licenziamenti di massa ed enormi disservizi;
Di sospendere il taglio delle risorse finanziarie delle Province al momento posto in un miliardo di Euro previsto nella legge di stabilità 2015, fino alla definitiva attuazione della Legge Delrio;
Di garantire agli enti di area vasta, al fine di assicurare la corretta attuazione della riforma Delrio, le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle funzioni fondamentali;
Di garantire lo svolgimento delle funzioni non fondamentali attualmente esercitate delle Province trasferendole agli enti subentranti unitamente alle relative risorse umane e strumentali;
Di prevedere la stabilizzazione del personale a tempo determinato delle Province analogamente a quello degli altri Enti pubblici;
Di bloccare tutte le assunzioni presso le Pubbliche amministrazioni di ogni tipo fino all’esito dell’iter della riforma delle Province, al fine di concorrere al riassorbimento, con procedura diretta, di almeno parte del personale delle stesse.
Si richiede alla Regione:
di bloccare tutte le assunzioni proprie e dei propri enti strumentali, a partire da eventuali concorsi banditi e non espletati, fino alla ricollocazione del personale soprannumerario con esplicita previsione nella finanziaria regionale;
di farsi carico di tutti gli oneri finanziari sostenuti dalla Province liguri per lo svolgimento delle funzioni trasferite/delegate o in caso contrario di riprendersi tutte le funzioni delegate trasferendo nella propria dotazione organica tutte le risorse umane attualmente impegnate in tali funzioni.