Diano Marina – “Ce n’è per l’asino e per chi lo mena”. Gli accordi pre-elettorali che emergono dalle intercettazioni relative all’inchiesta sulla G.M. S.p.A. (società del comune che gestisce il porto e alcuni stabilimenti balneari, ndr) tra quelli che poi sono diventati “acerrimi nemici” politici e non solo mettono a nudo alcuni dei meccanismi dei rapporti di forza o in questo caso di “debolezza”. All’interno di una conversazione intercettata dagli inquirenti tra l’ex sindaco di Diano Marina Angelo Basso e il suo”referente politico”, così è descritto dagli investigatori, l’ex vice sindaco di Imperia Rodolfo Leone emerge una proposta/accordo che sarebbe stata avanzata dal sindaco Giacomo Chiappori: la nomina del sindaco uscente Angelo Basso a vice sindaco nella giunta del leghista Chiappori.
Basso a Leone ha riferito di aver informato della proposta l’ex coordinatore del PDL Massimiliano Ambesi che gli avrebbe detto di mandarlo a fare in culo e che questo lo avrebbe confermato anche il “Ministro” (Claudio Scajola, ndr). Nella telefonata Basso parla anche di un presunto accordo tra l’ex Parlamentare Eugenio Minasso e i calabresi insieme a Greco (Marco). Sempre Basso in un’altra chiamata con Leone spiega che Ambesi durante le trattative avrebbe proposto un posto per Surace (Domenico), Za (Cristiano Za Garibaldi) e Manitta (Bruno) i quali hanno rifiutato perché volevano il sindaco leghista.