Prelà. E unione fu. I comuni della val Prino si sono infatti giurati “amore eterno” in nome dei tanti cittadini che animano parte dell’entroterra imperiese al fine di ottimizzare e migliorare i servizi già esistenti quali ad esempio la scuola, il sociale e non meno importante il comparto turistico, motore trainante dell’economia locale. E proprio su quest’ultimo punto i sindaci delle tre realtà coinvolte (Dolcedo, Vasia e Prelà) sembrano avere le idee chiare per rilanciare l’intero settore. Il messaggio ” l’unione fa la forza” ha quindi sconfinato velocemente dal dianese alla Val Prino dove le problematiche sono molte ma non per questo non risolvibili.
«Indipendentemente dalla legge che riguarda le unioni tra piccoli comuni – spiega il primo cittadino di Prelà Eliano Brizio – credo sia la strada migliore per potenziare i servizi e chissà, magari, fornirne dei nuovi. Con i tagli fatti dal Governo, la crisi economica che continua a stringere la morsa, le piccole realtà fanno fatica a sopravvivere e una stretta di mano non può che far bene. E’ altresì vero che i comuni interessati hanno storie, tradizioni e culture simili quindi non sarà di certo uno schock per i residenti. In pratica cambia ben poco. Verrano semplicemente “uniti” i settori più importanti». Brizio non nasconde anche un pizzico di curiosità per capire, a questo punto a breve, cosa si proverà a lavorare con tre teste e sei mani. «Di certo non si potrà però che migliorare». E ora che l’accordo è stato fatto non resta che attendere qualche tempo per “fiutare” il passo a tre e, non meno importante, capire chi diverrà il presidente della neonata unione.
Alessandra Boero