Sui continui tagli sulla linea ferroviaria Torino-Savona-Ventimiglia ieri, martedì 9 dicembre, in Consiglio regionale, sono state affrontate due interrogazioni promosse dal Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e dal Vice Capogruppo Marco Scajola che spiegano: “Abbiamo voluto riportare la questione dei convogli cancellati sulla tratta Torino-Savona-Ventimiglia perché è giusto che venga denunciato il fatto che sulla linea del Ponente ligure gli utenti sono fortemente penalizzati. Tanti in questi anni sono stati i treni cancellati con gravi disagi per pendolari, e parliamo di lavoratori e studenti, e turisti che soprattutto dal Piemonte vengono a trascorrere i loro fine settimana e le loro ferie sulla nostra costa. Purtroppo di fronte al costante taglio delle treni abbiamo dovuto prendere atto dell’incapacità dell’amministrazione regionale ad andare a trattare sui tavoli istituzionali preposti e portare avanti contrattazioni in grado di portare benefici al nostro territorio in termini di servizio ferroviario, che è bene dire è sempre più carente e scadente”.
“Con i nostri documenti – continuano i due esponenti di Forza Italia – abbiamo ancora una volta voluto portare alla luce ed evidenziare il comportamento dell’assessore Vesco che con il solito scarica barile non si prende mai alcuna responsabilità a fronte di un servizio che è sempre più scadente. Una tratta ferroviaria che è obsoleta ed insicura, protagonista anche di spiacevoli episodi di deragliamento e frane, caratterizzata da sempre meno collegamenti, con tempi di percorrenza che invece di ridursi aumentano, dove ritardi e soppressioni sono all’ordine del giorno….ed a farne le spese sono solo i cittadini ed un territorio, il Ponente ligure, che rimane sempre più isolato”.
“Per questi motivi seguiteremo a tenere alta l’attenzione su questo problema e a denunciare l’atteggiamento dell’Assessore Vesco che continua a penalizzare i territori delle province di Savona ed Imperia consentendo con il suo comportamento ad assecondare il taglio dei treni ed i disservizi a carico di pendolari e turisti”, concludono Melgrati e Scajola.