Imperia – Ha confessato l’omicidio del figlio Simeon, Natalia S. la quarantenne russa che da ore si trova all’interno della Procura della Repubblica di Imperia per rispondere alle domande dei PM Pradedda e Scarlatti. La donna, come anticipato da ImperiaPost, si è recata nella spiaggia in zona Bussana e si è tuffata in acqua e dopo una lunga nuotata ha sganciato il marsupio che conteneva il bimbo ed è tornata a riva.
Secondo quanto raccontato dalla donna, il piccolo non prendeva sonno e così ha deciso di uscire alle 2 del mattino per andare a fare un bagno. Una volta entrata in acqua ha deciso di porre fine alla vita del piccolo. La madre si sarebbe giustificata asserendo che si era accorta che il bambino soffriva di schizofrenia e di epilessia come la nonna materna e non voleva che conducesse una vita di sofferenze. Il compagno al momento della scomparsa dormiva.
La donna, arrestata e trasferita presso il carcere femminile di Genova Pontedecimo, alloggiava con il compagno e il bimbo al Gran Hotel del Mare di Bordighera quando nella notte è uscita per fare il bagno in mare per poi tornare senza il figlio.