Imperia. “Volevo tenere aperto il mio negozio il 26 di novembre, invece i Vigili Urbani mi hanno fatto chiudere e non ho potuto lavorare“. Racconta così la sua storia Angela Campagna del negozio di parrucchiera “Nuova Immagine” in via Nazionale che, il giorno 26 novembre, in occasione della festività del Santo Patrono voleva tenere aperto, ma è stata costretta a chiudere.
“Da quest’anno chi risulta come artigiano, come me, era obbligato a chiudere il 26 novembre, al contrario i commercianti potevano tenere aperto. Io non lo sapevo e così ho pensato di tenere il negozio aperto, anche per tutti gli eventuali visitatori o per i cittadini che proprio approfittando della giornata di festa potevano decidere di regalarsi un momento di relax nel mio salone. Invece nella mattina un vigile urbano si è avvicinato al negozio e mi ha detto che dovevo chiudere. A quel punto, dopo essermi fatta spiegare, sono rimasta ancora un attimo per chiamare i clienti che avevano preso appuntamento e, come se fossi la peggiore delinquente del mondo, hanno mandato una pattuglia ad intimarmi nuovamente di chiudere”.
“San Leonardo è una festa religiosa – concludono Angela e la sua socia Valeria Campione – Noi volevamo solo lavorare, che è un diritto, invece c’è una discriminazione tra artigiani e commercianti abissale ed è un’ingiustizia per chi vuole solamente fare il suo mestiere”.