23 Novembre 2024 20:47

Cerca
Close this search box.

23 Novembre 2024 20:47

IMPERIA. 400 EURO PER SPOSARSI AL CALVARIO. LA CONFRATERNITA: “UN TEMPO ERA OFFERTA LIBERA, MA CI DAVANO CIFRE RIDICOLE. ABBIAMO DOVUTO QUANTIFICARE”

In breve: "Anche il rito civile ha simili condizioni: infatti ci si sposa in Comune gratuitamente ma se si vuol convolare nel salone del teatro Cavour è necessario sborsare 400 euro che salgono a più di 1000 se si preferisce l’eccentrica Villa Grock.

Monte_Calvario

La Confraternita della SS.ma Trinità, dopo l’articolo di ImperiaPost del  3 dicembre scorso in cui si riportava l’esperienza di una lettrice che ha raccontato come, per potersi sposare all’interno del Santuario del Calvario, di proprietà della Confraternita della Santissima Trinità, fosse necessaria un’offerta minima per l’affitto della chiesa di 400 euro, ha inviato una nota per precisare diversi punti:

“Il Santuario è una struttura privata e l’offerta che la lettrice definisce  “canone di locazione” del Santuario è frutto di precedenti esperienze negative ed è stata decisa dal Consiglio di amministrazione della Confraternita in base al calcolo di precisi capitoli di spese di cui elenchiamo alcune voci:

  • Il giorno precedente la cerimonia un incaricato deve aprire la chiesa per i fioristi e rimanere a loro disposizione per tutto il tempo necessario,
  • Il giorno della cerimonia un incaricato deve aprire e presenziare fino alla fine,
  • La Confraternita provvede, a proprie spese, alla pulizia del luogo sia prima che dopo il matrimonio (coriandoli, petali e riso compresi)
  • Il Parroco della nostra parrocchia deve portare e ritornare a prendere il registro dei matrimoni

Ovviamente tutto questo ha un costo e l’offerta, che in un primo momento avevamo lasciato alla discrezione degli sposi, lo deve soddisfare; ma che in seguito, data l’esiguità dell’obolo abitualmente lasciato, abbiamo deciso di quantificare.

Osserviamo che, mentre non si lesina sul servizio foto-video, sui fiori sull’auto d’epoca o sul ristorante, è prassi comune considerare la parte religiosa una cosa dovuta e gratuita.

Vogliamo  ricordare che chi desidera sposarsi senza spesa può recarsi presso la propria chiesa parrocchiale e verrà accontentato.

Ricordiamo inoltre che anche il rito civile ha simili condizioni: infatti ci si sposa in Comune gratuitamente ma se si vuol convolare nel salone del teatro Cavour è necessario sborsare 400 euro che salgono a più di 1000 se si preferisce l’eccentrica Villa Grock.

Ci pare, comunque, che la giornalista, nella frase di chiusura dell’articolo, spezzi una lancia in favore della Confraternita che, con le offerte che raccoglie, mantiene decorosamente il Santuario”.

Condividi questo articolo: