Roma – Termina con un due passi avanti il summit al Ministero dello Sviluppo Economico sul caso Agnesi: garanzie di investimenti sulla pubblicità e la creazione di una nuova società, la “Agnesi Holding” che investirà nelle realtà liguri che produrranno alimenti abbinabili alla pasta. La società ha confermato la produzione di pasta sino al 30 giugno 2016 e la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione per ulteriori 12 mesi. All’incontro erano presenti i dirigenti dell’azienda, il sindaco di Imperia Carlo Capacci, l’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo, il direttore di Confindustria Paolo Della Pietra e le Rsu della società.
“Tenendo presente che lo stabilimento avrebbe dovuto chiudere tra 16 giorni devo dire che sono contento – ha commentato il sindaco Carlo Capacci che prosegue – Oggi si è concluso un incontro al Mise davanti al Dott. Castano e alla Dott.ssa Cherubini in cui l’azienda hanno preso i seguenti impegni:
– La conferma del gruppo di rimanere nel settore della pasta
– L’intenzione di produzione della pasta almeno sino al 30 giugno del 2016 con con eventuali 12 di cassa integrazione, dunque il problema dei dipendenti si posticiperebbe eventualmente al 30 giugno del 2017.
Contemporaneamente grazie al tavolo tra il presidente della Regione Burlando, la società e il sindaco di Imperia si è affrontato il progetto di rilancio denominato: “Primo piatto” basato sul territorio ligure che prevede di vendere la pasta non come singolo alimento ma il piatto con una serie di prodotti come i sughi.
Il progetto è a livello avanzato e a tal proposito il gruppo fonderà una società “Agnesi Holding” allo scopo di entrare come socio di minoranza in tutte le realtà liguri e imperiesi che producono alimenti in abbinamento con la pasta. Hanno confermato che intendono di salvaguardare tutta l’occupazione. I vertici del gruppo Colussi hanno illustrato la campagna marketing che partirà in concomitanza con l’Expo, si tratta di un investimento di diversi milioni di euro.
“Sono contento, – termina Capacci – questo è il frutto di un lavoro di persone che hanno affrontato un problema e siamo riusciti a convincere un imprenditore a fidarsi della città di Imperia”.