Sembra non ci sia più tanto margine di errore: il corpo del bambino ritrovato nel pomeriggio di ieri nella acque di Salins sembra proprio essere quello del piccolo Semyon, affogato dalla madre, Natalia Sotnikova una 40enne russa, una settimana fa a Bussana.
Il procuratore di Imperia, Giuseppa Geremia, avrebbe dichiarato all’Ansa che con il recupero del corpo di Semyon le indagini, qualora l’autopsia e le analisi del sangue confermassero l’identità del piccolo, le indagini potrebbero considerarsi chiuse. Resta il fatto che è molto complicato identificare un adulto, soprattutto dopo una permanenza in mare, con il corpo di un bambino la situazione è ancora più difficile.
Massima collaborazione tra le autorità francese e quelle italiane in queste ore, ma manca solo l’ufficialità del riconoscimento del nuovo marito della madre Natalia Sotnikova, che avverrà nelle prossime ore.