27 Dicembre 2024 20:36

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IMPERIA. PASSA LA LINEA DURA. I DIPENDENTI OCCUPANO LA PROVINCIA CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO. LA DECISIONE UFFICIALIZZATA IN ASSEMBLEA/FOTO E VIDEO

In breve: Oltre all'occupazione nella giornata di sabato ci sarà volantinaggio nel cuore di Oneglia e diversi striscioni saranno appesi fuori dalla Provincia e fuori dalla sede di Piazza Roma.

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Imperia. I dipendenti della Provincia occuperanno l’ente a partire da domani mattina, venerdì 19 dicembre, tutti i giorni, senza però dormire all’interno. Oltre all’occupazione nella giornata di sabato ci sarà volantinaggio nel cuore di Oneglia e diversi striscioni saranno appesi fuori dalla Provincia e fuori dalla sede di Piazza Roma.

E’ questa la notizia ufficiale trapelata dalla riunione che i lavoratori hanno iniziato questa mattina presso la sala dei Comuni della Provincia di Imperia. L’iniziativa, forte ed emblematica punta ad esprimere tutta la preoccupazione per il possibile taglio di oltre la metà dei dipendenti della Provincia di Imperia a seguito della legge di stabilità.

“Le segreterie nazionali dei sindacati hanno indetto ieri l’occupazione di tutte le province d’Italia – spiega Elena Fontana della CGIL- Un’occupazione che è già iniziata in altre città e si sta estendendo a macchia d’olio. In alcuni casi l’occupazione è simbolica, noi vogliamo coinvolgere la popolazione perchè devono capire che stiamo lottando per dei servizi essenziali per i cittadini

Mentre una delegazione dei lavoratori andrà a Genova, coinvolgendo nella protesta anche i lavoratori delle altre quattro province, per presidiare la Regione e occupare al consiglio regionale di domani, 19 dicembre 2014. Qualora i lavori del consiglio fossero terminati i lavoratori andranno in Piazza De Ferrari a Genova per chiamare il Presidente Burlando. Nel mentre i rimanenti dipendenti occuperanno  la Provincia. “Oggi votano gli emendamenti che riguardano a Genova alle 3, bisognerebbe andare per dimostrare che ci siamo e per vedere cosa decidono” aggiunge Gianfranco Grosso, funzionare della Provincia e capogruppo di Imperia Bene Comune in Consiglio Comunale.

Oggi in Regione si discuterà infatti, tra le altre cose, la proposta di un emendamento di Raffaella Paita per la costruzione di un fondo di 1 milione di euro a copertura dei costi relativi ai trasferimenti di competenze dalle Province: “Il decreto Del Rio prevede la copertura dei costi delle funzioni trasferite da Province a Regione. Alla luce della collaborazione in atto nell’ambito dell’Osservatorio tra Regione Liguria, Anci e organizzazioni sindacali e dell’indirizzo della Regione di riprendere quota parte delle funzioni delle Province, la Giunta ha deciso di costituire questo fondo”.

L’assemblea che abbiamo fatto sabato – aggiunge Gianfranco Grosso – ha fatto capire ai politici che non potevano fare finta di niente. Questo ha portato così in Consiglio Regionale degli emendamenti che verranno discussi, come quello di Raffaella Paita, e sono segnali di un atto simbolico di comprensione. Se noi ci siamo tutti e contribuiamo probabilmente riusciamo a fare maggiore pressione. Se vogliamo lottare per la Provincia dobbiamo sacrificarci tutti”.

Questa riforma non va a favore dei cittadini e non comporta risparmio pubblico. Sarebbe opportuno che alcune persone vadano a spiegare questi miliardi di euro dove vanno” aggiunge Gianfranco Grosso

I dipendenti occuperanno dunque, ma non ci sarà un’interruzione di pubblico servizio, verranno forniti però solo i servizi essenziali. “Ad esempio qualche giorno fa sono arrivati dalla Regione per chiedermi un incontro – ha spiegato il dirigente Enrico Lauretti – Gli ho spiegato che siamo in stato di agitazione, che rischiamo il licenziamento, e che non ho tempo”.

“Stiamo rincorrendo per razionalizzare una follia perchè la Regione Liguria fino all’ultimo non ha preso in considerazione quello che stava succedendo – spiega Giuseppe Carrega – A luglio andava presentato un piano, dobbiamo andare a vedere cosa hanno fatto i nostri colleghi in Regione. Il problema è di Burlando che già anni fa diceva che le Province devono essere abolite, la Regione deve assumersi le proprie responsabilità”.

 

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