Questa mattina, prima dell’avvio della seduta, si è svolto un incontro, coordinato dal presidente dell’Assemblea legislativa Michele Boffa, fra consiglieri regionali e assessori con tre delegazioni in rappresentanza degli agenti della polizia provinciale, dei dipendenti delle Province e degli addetti sociosanitari delle strutture convenzionate.
La Regione “istituisce” la polizia metropolitana.
Grazie al preventivo assenso dei capigruppo, nel corso della riunione è stato deciso di anticipare già nella sessione di bilancio in corso l’approvazione della modifica della legge regionale 31 del 2008 che inserisce anche la polizia metropolitana accanto a quelle già riconosciute (municipale e provinciale). La richiesta è stata avanzata questa mattina da una delegazione di agenti di polizia provinciale per garantire una continuità ai servizi espletati finora (stradale, faunistico-venatoria, stradale ecc) a partire dal primo gennaio prossimo. Il presidente Boffa ha ricordato che la commissione consiliare, durante l’esame dei provvedimenti di bilancio, aveva deciso di rinviare a gennaio l’esame dei provvedimenti non strettamente collegati alla materia: fra questi rientrava anche la modifica della legge 31. I capigruppo presenti all’incontro hanno accolto la proposta del presidente di anticipare l’approvazione del testo.
Un milione di euro per le Province.
L’assessore alle risorse finanziarie Sergio Rossetti ha annunciato ad una delegazione di lavoratori delle Province, che chiedevamo rassicurazioni sul proprio futuro, la presentazione di un emendamento, che verrà approvato nella sessione di bilancio in corso, con cui verrà accantonato un milione di euro per finanziare un disegno di legge sul riordino del funzioni delle Province. Il provvedimento sarà approvato dalla giunta entro fine anno e accompagna il trasferimento delle funzioni dell’ente in dismissione ai Comuni e alla Regione. «In attesa di capire quali siano le coperture e gli strumenti che verranno adottati dal Governo, questo accantonamento è un primo segnale della Regione, che è pienamente consapevole che il superamento delle Province non deve avere ricadute occupazionali e sul mantenimento dei servizi pubblici». L’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita ha definito il finanziamento «un atto di responsabilità dell’amministrazione regionale» e non ha escluso che in futuro la cifra accantonata possa anche aumentare. Il presidente della Regione Claudio Burlando ha aggiunto che il Governo deve assolutamente intervenire per garantire la copertura delle spese derivate dalla distribuzione delle deleghe delle Province agli altri Enti.
Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente) ha dichiarato la propria solidarietà alle istanze dei dipendenti provinciali
Garanzie per la riqualificazione degli addetti ai servizi socio sanitari
Nell’ultimo incontro consiglieri e assessori hanno incontrato una delegazione di lavoratori e i rappresentanti sindacali che hanno posto diverse questioni relative alle condizioni dei lavoratori e alla loro collocazione professionale.
L’assessore ai servizi sociali Lorena Rambaudi si è dichiarata disponibile a incontrare a breve i sindacati per fare il punto sul processo di esternalizzazione dei servizi sociosanitari avviato dal polo del Brignole.
Matteo Rosso (FI) ha chiesto assicurazioni che i livelli di assistenza siano mantenuti elevati anche dopo il trasferimento ai privati di alcuni servizi.
L’assessore alla Formazione Sergio Rossetti si è impegnato a incontrare le organizzazioni sindacali per definire metodi, procedure e i requisiti del corso di riqualificazione bandito per i tecnici assistenziali socio educativi (TASE) impiegati nelle strutture convenzionate. Al bando hanno risposto quasi duemila persone, il corso sarà rivolto in una prima fase a 800 soggetti. I sindacati lamentavano ritardi nella definizione delle regole, in realtà nel dibattito è emerso che si è trattato solo una carenza informativa.
L’assessore alla salute Claudio Montaldo ha annunciato che oggi invierà una comunicazione alle aziende sociosanitarie in cui annuncia la proroga regionale che sposterà dal 31 dicembre al 31 gennaio i termini di iscrizione al corso per operatori sociosanitari (OSS). Questa dilatazione permetterà di avviare una trattativa e definire procedure omogenee in tutta la Regione sull’accesso ai corsi. I sindacati hanno chiesto, in particolare, che siano le aziende a sostenere i costi dei corsi.