Imperia – Una lite tra l’organizzatrice delle bancarelle natalizie di via XX Settembre a Porto Maurizio, Luciangela Aimo, e la titolare di un banco di artigianato è stato il “casus belli” che ha fatto emergere, nei giorni scorsi, alcune irregolarità sull’organizzazione della manifestazione commerciale. Secondo una prima ricostruzione la donna avrebbe chiesto la fattura dell’importo pagato al C.I.V. portorino e da lì ne sarebbe nata una discussione che ha portato all’intervento della Polizia Municipale. Dopo i primi rilievi degli agenti è “emersa un’occupazione difforme tra quella dichiarata e quella autorizzata dall’ufficio commercio del Comune di Imperia“.
Sia i metraggi che il numero degli stand sono risultati diversi da quelli concessi e denunciati all’AST (Azienda Speciale Tributi) che si occupa di riscuotere il canone sull’occupazione del suolo pubblico. Il canone giornaliero chiesto dalla Aimo ai vari commercianti ammonta a 30 euro per 6 giorni per un totale di 180 euro. Le bancarelle che sino a questa sera saranno presenti in via XX settembre sono state oltre 20, ma sembra che quelle dichiarate fossero inferiori.
A seguito dei controlli il C.I.V. è stato sanzionato per occupazione abusiva di suolo pubblico ed evasione del tributo alla Ast. Del caso si è occupata anche la Guardia di Finanza che avrebbe effettuato alcuni accertamenti in materia fiscale. Per chiudere la vicenda, dal punto di vista amministrativo, il C.I.V. dovrà pagare all’AST un corrispettivo pari al doppio del costo di ogni singola bancarella. Sarà un Natale amaro per la Aimo che potrebbe vedersi contestare anche il reato di frode.
A seguito del blitz in via XX settembre, gli agenti si sono spostati a Oneglia dove hanno controllato i mercatini di via della Repubblica e di via Berio, riscontrando non poche irregolarità.