24 Novembre 2024 18:36

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24 Novembre 2024 18:36

IMPERIA. SONDAGGIO SULLA QUALITÀ DELLA VITA. UN LETTORE: “LA NOSTRA CITTÀ RIDOTTA AD UN CANTIERE DI LAVORI MAI FINITI”

In breve: La nostra beneamata Provincia piomba al 105° posto su 110 nella zona in cui si può parlare tranquillamente si fa per dire di qualità della vita non accettabile

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Imperia. Un lettore di ImperiaPost, Giovanni A., interviene in merito al sondaggio sulla qualità della vita, nelle città d’italia, condotta dall’università “La Sapienza” di Roma.

“Una notizia passata quasi in sordina quella della pubblicazione della 16esima edizione dell’indagine sulla ‘Qualità della vita 2014’ condotta dall’università La Sapienza di Roma per Italia Oggi. Graduatoria che frutto di elaborati e complessi algoritmi tiene conto di numerosi indicatori per il tramite dei quali è possibile, appunto, osare e stilare una classifica di “vivibilità” delle nostre metropoli. Per essere in zona buona ovviamente bisognerebbe esser all’apice, ma non si pretende tanta grazia! Per essere in zona “franca” sarebbe almeno necessario essere poco più sopra della metà o almeno a metà della lista.
La nostra beneamata Provincia invece piomba al 105° posto su 110 nella zona in cui si può parlare tranquillamente si fa per dire di qualità della vita non accettabile. Inaccettabile è infatti come, con tutte le attenuanti concesse dovute dalla crisi globale, è l’avere ridotto la città di Imperia ad un cantiere impazzito, dove regnano i lavori mai finiti, i contenziosi giudiziari.Le strade oltremodo sporche sono prive della doverosa manutenzione che i proprietari di esse dovrebbero, anzi sarebbero tenuti per legge ad accomodare, sistemare. Buche ogni dove, marciapiedi distrutti, a volte addirittura non più visibili.
Mi viene da sorridere quando penso che nel paese della sig.ra Merkel vi è un funzionario per ogni città che provvede di persona a vigilare, censire, in un suo territorio di cui è responsabile, tutte le anomalie strutturali, guasti, problemi…e che subito dopo la segnalazione tempestivamente l’ufficio preposto mette in atto i dovuti correttivi. No! Nel nostro Paese se ti “rompi il collo” o l’auto, la moto perché la strada è rotta dall’alba dei tempi e lo sanno anche i muri che avrebbero dovuto aggiustarla, viene ancora contestato al malcapitato che avrebbe dovuto prestare più attenzione.

Perché Imperia capoluogo di Provincia è precipitata in zona non vivibile? E cosa fanno i Nostri politici? Non ne faccio una questione di colori e di parte. Sono più di vent’anni che ci raccontano tutti alternativamente sempre le stesse manfrine. Tutti sono sempre molto indulgenti con il sistema e con loro stessi e con la macchina amministrativa oltremodo generosamente rimunerata: “il Sistema”.
Nei vari Consigli, riunioni di cosa si parla a parte dei balzelli da imporre e/o di questioni spesso marginali? Quali iniziative vengono prese per invertire questa tendenza al disastro che è inaccettabile per risollevare le sorti? Qualche politico porti delle soluzioni concrete, non virtuali o le solite storie, trite e ritrite. Quali sono i progetti, dove si vuole andare? E’ bella l’idea del “Portale Turistico”, ma poco utile perché dietro di esso sono indispensabili le strutture, l’accoglienza, i servizi, le strade, il decoro urbano, il verde, la Sicurezza, parcheggi, etc.
Condizioni che non siamo in grado di assicurare ai residenti. Perché mancano servizi essenziali e/o sono carenti e difficilmente accessibili? La macchina amministrativa è troppo lenta e la classe dirigente e politica risulta inadeguata (anch’essa al 105°posto) infatti i problemi oramai hanno una velocità doppia rispetto a quella delle soluzioni. Non si porti a scusa la crisi finanziaria perché quella più o meno è da sempre presente. Allora invece di pensare a costruire opere faraoniche sarebbe stato meglio essere più umili e costruire e rifare nuove strade, strutture e case di accoglienza per gli anziani non autosufficienti, potenziare le scuole e restaurare quelle che cadono a pezzi, sbloccare l’edilizia per i piccoli cantieri, favorire e sostenere la piccola e media impresa che è il vero volano dell’economia.
Al di là di quanto troppo spesso subdolamente sbandierato dai molti manca l’amore vero per il nostro Territorio che non passa giorno che venga vituperato oltre che dalle scelte errate anche dalle mancate risoluzioni.

Molte potrebbero essere le azioni incisive da intraprendere per sbloccare questo stallo, ma di concreto sino ad oggi poco è stato fatto ed i risultati al di là delle campagne elettorali sono davanti agli occhi di tutti coloro hanno ancora un poco di obiettività.”

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