Il consigliere Giuseppe Fossati, di Imperia Riparte si è espresso sulla privatizzazione della refezione scolastica di Imperia: “Gli interventi di questi giorni espressi da vari gruppi della maggioranza in merito alla privatizzazione della refezione scolastica di Imperia risultano al tempo stesso caratterizzati da straordinaria comicità involontaria e da una spregiudicatezza politica che lascia veramente attoniti.
Comicità perché riprendono, a volte addirittura letteralmente e con una incredibile faccia tosta, espressioni e posizioni che sino a ieri venivano aspramente criticate e bollate come parole vuote e strumentali: la scelta di privatizzare migliorerà il servizio, vogliamo alimenti a km 0, la mensa come momento educativo, cercheremo di garantire i dipendenti, ecc., ecc.
Spregiudicatezza perché non ho sentito nessuno, dico nessuno, della maggioranza ammettere chiaramente la realtà: è vero che sei mesi fa abbiamo promesso la stabilizzazione del servizio e dei dipendenti in una multi utility pubblica e su questa promessa abbiamo chiesto ed ottenuto i voti, ma adesso abbiamo cambiato idea o ci siamo accorti che non si può fare e , quindi, non lo faremo.
Personalmente non credo che “non si possa fare” ma, piuttosto, “non si voglia fare”.
Ci sarà tempo e modo per discuterne nella sede competente: il Consiglio Comunale.
Politicamente, però, non è solo questo il problema.
Politicamente, il problema è soprattutto che, sei mesi fa, non sei anni fa, si è promessa una cosa e oggi si fa esattamente l’opposto, senza battere ciglio e tacciando addirittura di demagogia l’opposizione che stigmatizza tale incredibile virata a 180 gradi.
Considerato che non mi risulta che in questi mesi la normativa sia mutata, delle due è l’una: o sei mesi fa si sono fatte vane promesse con furbesca malizia, sapendo benissimo che non sarebbero state mantenute, oppure si sono fatte ingenue promesse in buona fede, non sapendo, per incompetenza o impreparazione, che non sarebbe stato possibile realizzarle perché il “quadro normativo” non lo avrebbe consentito.
Furbesca malizia o incompetenza e impreparazione?!”