Sono arrivati intorno alle 9 da Genova, i tecnici dell’Ispettorato Territoriale Liguria (ex Ministero Telecomunicazione) che, in collaborazione con la locale Polizia Postale, stanno lavorando per isolare la cella cui si è attaccato il cellulare, ancora acceso, del 33enne Matteo Picanza, scomparso dal primo pomeriggio di ieri, mercoledì 31 dicembre, in località Gorleri, sulle alture di Imperia.
Nel frattempo proseguono le ricerche, anche durante la notte. Sul posto sono arrivati anche gli uomini del Nucleo cinofilo di Genova. Insieme ai Vigili del Fuoco, collaborano alle ricerche anche i volontari della Protezione Civile e gli agenti della Questura di Imperia. In particolare le ricerche si concentreranno sulle strade urbane dei paesini circostanti la zona della scomparsa.
Matteo Picanza è uscito di casa intorno alle ore 12 di ieri, mercoledì 13 dicembre. Dopo aver parcheggiato la propria auto (ispezionata nel pomeriggio, ma i controlli non hanno fornito alcuna indicazione utile alle ricerche) in via Molino dei Giusi, ha fatto perdere le proprie tracce. Picanza non ha mai risposto alle telefonate, nonostante il suo telefono risulti tutt’ora acceso. La macchina dei soccorsi è partita intorno alle ore 20. Il 33enne si è allontanato da casa raccontando di avere un appuntamento con un amico per una passeggiata. Chiamato dai genitori intorno alle 18.30, però, l’amico ha rivelato di non aver ne visto ne sentito Matteo. Da li è scattato l’allarme, lanciato dai familiari. Le ricerche sono proseguite per tutta la giornata odierna, anche con l’ausilio dell’elicottero, ma di Matteo Picanza, che da quanto raccontato dai genitori, sta attraversando un momento difficile, non c’è traccia.
Chi dovesse vedere Matteo Picanza è pregato di contattare immediatamente il 113.
