I saldi invernali iniziano oggi, sabato 3 gennaio, e termineranno lunedì 16 febbraio. La decisione, condivisa a livello nazionale, era stata assunta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, su richiesta delle principali organizzazioni del commercio che, a seguito di un’indagine tra i propri iscritti, avevano sollecitato, “eccezionalmente per il 2015”, l’anticipo a sabato 3 gennaio dei saldi invernali.
“La perdurante crisi economica purtroppo sta penalizzando il commercio oltre ogni previsione. Ma le previsioni faranno segnare numeri negativi – afferma Santino Camonita, Presidente provinciale di Assoutenti – far partire i saldi subito dopo il Natale è una scelta assurda perché i portafogli dei consumatori sono stati svuotati dalle spese ‘Non-pazze’ per le festività natalizie e di Capodanno a cui dobbiamo aggiungere il pagamento di bollette, mutui, IMU, TASI e contributi vari. Gli indicatori economici ribadiscono che le famiglie hanno drasticamente tagliato i consumi perfino nel settore alimentare e rinunciano ai beni non indispensabili. Anche gli 80 euro dati (a chi ne può beneficiare) dal Governo Renzi, continua Camonita, non hanno sortito gli effetti sperati. Possiamo quindi affermare che “i saldi” stanno diventando un lusso. Durante il periodo di saldi dovrà essere esposto un cartello ben visibile dall’esterno che annunci l’effettuazione dei saldi e ricordiamo alcuni consigli.
– Ricordatevi di conservare sempre lo scontrino! I capi acquistati con i saldi possono essere cambiati per difetto di conformità, come stabilisce il D.lgs n. 24/2002, se il consumatore denuncia “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”. Attenti quando vi dicono che “la merce acquistata in saldo non può essere cambiata”;
– Attenzione agli sconti maggiori del 50%, potrebbero indicare merce non del tutto nuova (magari utilizzata per l’ esposizione) o prezzi iniziali alterati:
– La merce che può essere soggetta a saldo, è solo quella relativa alla collezione della stagione che sta finendo e non alle scorte di magazzino;
– Il cartellino della merce in saldo deve riportare obbligatoriamente il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo finale e soprattutto, secondo il Dlg n. 114/98 il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile”;
– Il negoziante non è obbligato a farvi provare i capi di abbigliamento;
– Se il negozio espone l’adesivo che consente ai clienti di pagare con bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare questa forma di pagamento anche per i saldi e a non applicare un sovrapprezzo per il servizio.