24 Novembre 2024 02:53

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24 Novembre 2024 02:53

DIANO MARINA. PAGELLONE DI INIZIO ANNO SUGLI ASSESSORI, CONSIGLIERI COMUNALI E… / LE VOTAZIONI

In breve: Il voto è complessivo e non è appellabile né dinnanzi al T.A.R. né dinnanzi alla Corte di Cassazione e neppure alla Corte Internazionale di Giustizia.

collage diano marina

Diano Marina – A grande richiesta il “Feroce Saladino” ha deciso di occuparsi anche dell’amministrazione e di coloro che gravitano, a vario titolo, a palazzo Maglione. Dopo il grande successo del pagellone dei consiglieri e assessori di Imperia abbiamo deciso di valutare anche l’operato dei cugini dianesi. Il voto è complessivo e non è appellabile né dinnanzi al T.A.R. né dinnanzi alla Corte di Cassazione e neppure alla Corte Internazionale di Giustizia. Per eventuali querele siamo domiciliati presso l’avvocato R. Tahiri del foro di Imperia (visto che l’avvocato Carpano è parte in causa :-)) anche se speriamo tale iniziativa sia vissuta da tutti come una simpatica e goliardica pagella di fine anno. Iniziamo subito con le votazioni.

Giacomo Chiappori (Sindaco) voto 5: Tra una sparata e l’altra trova anche il tempo di fare il sindaco. D’estate latita e il suo ufficio si sposta al camping “Ondina”. Ha una spiccata simpatia per il popolo indiano e si sogna i Marò un giorno sì e uno no. Indagato per voto di scambio, dalle intercettazioni telefoniche, sembra non godere di molta stima da parte dei suoi colleghi. Incompreso. 

Cristiano Za Garibaldi (vice sindaco) voto 7: Un anno decisamente positivo e grazie alla sua presenza il Comune ha conservato un minimo di serietà e autorevolezza. Attaccato verbalmente e telematicamente da Agrippino non teme nulla e prosegue tra un computo metrico e una querela. Lontana la sua uscita sull’ex Ministro all’Integrazione Cécile Kyenge, Za è proiettato verso le prossime elezioni amministrative in cui molti lo vedrebbero bene a ricoprire la carica di Giacomino. Promettente. 

Luigi Basso (assessore al bilancio) voto 7 : È lui che tiene in mano il portafoglio del comune e nel 2014 lo ha gestito con parsimonia. Ha preso in mano le redini del comando della Polizia Municipale e dopo qualche screzio iniziale sembra che la tempesta sia passata. Possiede una salute cagionevole e malgrado la sua fede leghista non disdegna i viaggi in medio oriente. Intenditore.

Francesco Bregolin (assessore allo sport) voto 7: Lo “sciupafemmine” dell’amministrazione non si risparmia in nulla. Sempre a disposizione della cittadinanza, del genere femminile, e del sindaco Chiappori di cui è divenuto l’ombra. Quando prende parola in consiglio stende gli avversari a colpi di racchetta di tennis. Generoso.

Ennio Pelazza (assessore ai servizi sociali) voto 6: Non brilla di luce propria ma ottiene lo stesso la sufficienza. Qualche mania di protagonismo che però riesce a controllare senza troppe difficoltà. Da quando è divenuto assessore i colleghi dell’ufficio all’Asl hanno appesa davanti al suo ufficio il cartello “WANTED”. Qualche assenza anche in consiglio e quando il clima si fa caldo tra i corridoi del comune lui ha il dono della trasparenza, della serie che non si fa trovare. Esperto. 

Lino Damonte (presidente del consiglio) voto 6: Di parte e senza sotterfugi. Gestisce la sala consiliare come se fosse il privè di un locale di lap dance. Negli ultimi mesi si è leggermente defilato e le sue apparizioni a palazzo sono sempre più rare. Nel momento del bisogno, però, il buon Lino non fa mancare il suo apporto all’amministrazione che difende a costo della sua dignità. Credente.

Bruno Manitta (Diano può cambiare) voto 5.5: Non è stato di certo uno dei suoi anni migliori. Le indagini che l’hanno coinvolto hanno compromesso definitivamente la sua carriera politica. Malgrado tutto il buon ex assessore operaio gode ancora del favore della gente che gli ha portato in comune un po’ di firme e un pezzo di crostata alla marmellata. Disponibile.

Fiorenzo Battistotti (Diano Insieme) voto 1.5: Candidato sindaco ha di fatto snobbato gli oltre mille voti ottenuti dalla sua lista assentandosi il più delle volte. Lascia il suo collega Marino a “combattere” da solo contro l’armata chiapporinense. Ci si augura che nel 2015 abbia almeno l’onestà intellettuale di dimettersi e lasciare il posto a qualcuno che rappresenti quel migliaio di dianesi che hanno creduto in lui. Assente.

Edoardo Marino (Diano Insieme) voto 8: Costante, presente e serio. Marino non fa opposizione, lui è l’opposizione. Studia le pratiche e obietta quando deve ma mai a priori. Più di una volta è intervenuto in favore dei dianesi mettendo alle strette un’amministrazione un po’ distratta e superficiale. Dotto.

Monica Muratorio (Muratorio Sindaco) voto 4: Dopo un primo entusiasmo e magari anche un qualche interesse nel difendere il proprio operato, la Muratorio, ha mollato la presa defilandosi quasi completamente. I messi comunali stanno pensando di stampare una sua immagine a grandezza naturale per cercare di non far sentire troppo solo Marino. Assente il più delle volte, come Batistotti, non lascia il posto in consiglio per non perdere completamente la faccia visto che avrebbe dovuto fare il sindaco. Disinteressata. 

Mattia Camiglia (Vivi Diano) voto 7: Camiglia è un politico di paese un po’ stile Manitta ma senza avvisi di garanzia. Disponibile e intelligente tanto da mollare un po’ la presa e dedicarsi sempre di più ad altro. Pilastro del settore tecnologico in questo anno ha lavorato bene e perciò ci sentiamo di premiarlo. Giusto.

Davide Carpano  (Vivi Diano) voto 7.5: Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. L’uomo manifestazione scolpisce nella roccia di capo berta il suo nome che passerà alla storia come colui che ha organizzato il capodanno e gli eventi estivi e natalizi più accattivanti della storia. Dipendente dal suo cellulare è costantemente in cerca di un qualche mezzo dei vigili del fuoco per il suo primogenito. Outsider sin dalla prima ora, Carpano, ha saputo capitalizzare i voti procurati da papà e mamma mentre lui si immergeva nella calde acque d’Egitto. Bomber!

Roberto Manduca (Muratorio Sindaco) voto 2.5: Fa concorrenza a Bregolin in materia di genere femminile ma di politica ultimamente (diversi mesi) non ne mastica proprio. Sanata la vicenda del dehor, il Roby del golfo dianese, ha abbandonato il suo ruolo di “controllore”. Visti i rinvii a giudizio per diffamazione rimediati durante l’anno avrà pensato di prendersi una pausa per ponderare meglio le sue parole. Ostinato.

Domenico Surace (amministratore unico G.M. S.p.A.) voto 7.5: Non ci voleva un genio per fare meglio dei suoi predecessori nella gestione della Municipalizzata che gestisce porto e spiagge ma lui ha fatto ben di più. Dall’inizio del suo mandato i soldi sono ricominciati ad entrare nelle casse del comune e non nelle tasche di avvocati limitando spese e annullando gli sprechi. Ripulita la sua immagine da presunta colluso con la criminalità organizzata proprio da coloro che l’hanno indagato, spiato, intercettato e sospettato, Surace, continua la sua battaglia per uscire pulito anche dall’ultima accusa di voto di scambio. Manager. 

Daniela Bozzano (comandante della Polizia Municipale) voto 8.5: Tra un’ave Maria e un padre nostro impartisce ordini e coordina in modo egregio anche coloro che le avevano dichiarato guerra eterna. Nulla la scalfisce e la sua sembra esser diventata una missione profetica. Sorriso da pubblicità della mentadent e colorito da crema solare Bilboa è nota per le sue lunghe passeggiate lungomare e per i suoi angioletti. Santa subito. 

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