Si è tenuta questa pomeriggio presso l’Aula dei Comuni della Provincia di Imperia una nuova assemblea pubblica del personale della Provincia per discutere delle conseguenze dei tagli imposti dal Governo Renzi nel settore della pubblica amministrazione e per definire gli interrogativi da porre domani, giovedì 8 gennaio, ai rappresentanti della Regione Liguria nel corso dell’incontro pubblico che si terrà in Provincia. Nel corso dell’incontro è risultata palpabile la preoccupazione, tra i dipendenti, per quel che concerne gli stipendi.
Ecco le richieste che i dipendenti della Provincia avanzeranno si rappresentanti della Regione Liguria.
– assunzione personale dipendente a tempo indeterminato e determinato
– assunzione deleghe a far data dall’1 gennaio così come previsto dalla legge di stabilità
– assunzione dipendenti a prescindere dalle risorse disponibili in capo alla Regione Liguria
– divieto di assunzione esteso anche alle partecipate della Regione Liguria
– adeguamento ddl a legge di stabilità
GLI INTERVENTI DURANTE L’ASSEMBLEA
GIANFRANCO GROSSO (funzionario provinciale, anche capogruppo Imperia Bene Comune in consiglio comunale)
“Sono due gli aspetti fondamentali a mio modo di vedere. Uno è quello della normativa regionale, che è lacunosa. Siamo stati a Genova, abbiamo parlato con la giunta Burlando e ci avevano detto che avrebbero inserito precise disposizioni nel DDL. Una era quella che inserivano i precari. Assorbivano le funzioni, comprensive del personale, determinato e indeterminato, quindi anche i precari. La seconda era che il milione di euro, che era il primo segnale finanziario, sarebbe stato rimpinguato per assumere tutte le funzioni. Questo non è stato rispettato, perché nella normativa del DDL non si parla di precari, la Regione liguria non ha rispettato gli impegni assunti“.
“Quali sono i rischi per i nostri stipendi? Quando arriveremo al punto che non ci saranno più soldi per gli stipendi? La Giunta Sappa ha garantito l’intervento per strade e scuole e se la situazione economica della Provincia fosse stabile non ci sarebbero problemi. Ma se, al contrario, noi fossimo a rischio, tutti i dirigenti dove potrebbero incidere per garantire i fondi necessari per il personale dipendente? Perché va bene tutto, ma prima proteggiamo noi e poi proteggiamo gli altri“.
GIUSEPPE CARREGA (Dirigente Provincia)
“Visto e considerato che la situazione è veramente critica, dobbiamo andare anche ad individuare quelle che sono le controparti. Dal punto di vista della controparte governativa, abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare, abbiamo chiesto con forza l’esigenza di essere considerati insieme alle altre quattro province, come ente dissestato. Questo è un compito che dobbiamo avere nei confronti dello Stato e dobbiamo farlo con forza tutti quanti nelle nostra possibilità, con tutti quelli che conosciamo”.
“Quello della Regione è un tasto dolente. La Regione ha fatto un giochino poco serio e non corretto. La Regione non vuole assumere le funzioni e i dipendenti della Provincia per motivi suoi, dovuti alle elezioni regionali. Non vuole prendere atto delle date fissate dallo Stato per il passaggio delle funzioni. Le funzioni e il personale, a tempo determinato e indeterminato, però, devono passare alla Regione. Punto. Come e in che modo è un problema della Regione. Estendere la legge Fornero a tutti quanti indebolisce la nostra posizione. La Regione deve capire che le responsabilità politiche si possono far pagare. Non vorrei che domani i rappresentanti della Regione venissero qui in Provincia a fare campagna elettorale”.
LUIGI MATTIOLI (Dirigente personale Provincia)
“Io non sono un oracolo, e quando mi viene chiesto di fare delle previsioni devo anche avere i dati necessari per azzardare. In questo momento l’ente ha una buona stabilità dovuta alle misure intraprese nel 2014. Questa stabilità è sicuramente sufficiente. Qual è il problema, che abbiamo una data entro la quale lo Stato attuerà una misura ben precisa, che è quella di trattenere le risorse corrispondenti ai tagli della legge di stabilità direttamente dalle entrate”.
“Dovremmo trovare il modo per ottenere l’equiparazione della Provincia di Imperia agli enti dissestati. Incontrerò personalmente nei prossimi giorni la Corte dei Conti per presentare la nostra situazione. Inoltre vedremo di comune accordo con i dirigenti di valutare ulteriori misure restrittive gestionali per non aggravare la situazione dell’ente e non compromettere la stabilità degli stipendi. I soldi, infatti, ora ci sono, ma noi dobbiamo guardare a questa estate, da qui a sei mesi”.