L’assessore a Cultura e Manifestazioni ed ex Sindaco del Comune di Imperia, Paolo Strescino, dopo mesi di silenzio, esce allo scoperto per replicare alle critiche piovutegli addosso, anche dall’attuale primo cittadino Carlo Capacci, in merito alla gestione dell’appalto per la raccolta rifuti, affidato alla Tradeco proprio durante il mandato dell’ex An.
“Avendo letto a più riprese interventi sul tema appalto rifiuti, Eco Imperia, Tradeco, mi preme chiarire quanto segue” si legge in una nota stampa
1) era impossibile continuare con l’affidamento alla Ecoimperia in quanto la normativa aveva chiaramente dichiarato illegittime le Soc. pubblico-private allorquando il socio privato fosse stato scelto senza gara ad evidenza pubblica (vedi Ecoimperia dagli anni ’90);
2) per tale motivo l’allora Avcp (Autorità di Vigilanza sui Contratti e Lavori Pubblici) aveva avviato una verifica puntuale da alcuni anni, conclusasi favorevolmente solo a seguito della pubblicazione del bando di gara dei servizi Sia;
3) il centro di conferimento di via argine destro non è stato inserito tra quelli del capitolato Sia in quanto non rientrante nelle disponibilità del Comune (proprietà’ Ecoimperia). La stessa Ecoimperia ha infatti opposto non poche resistenze per il conferimento del centro di Chiusanico (realizzato con fondi pubblici e credo a tutt’oggi non ancora conferito a Tradeco) e degli altri asset necessari per il nuovo servizio;
4) per quanto riguarda il centro di Artallo si è verificato un forte ritardo a causa dell’anno di commissariamento, durante il quale non è stata approvata la variante urbanistica per la regolarizzazione amministrativa dello stesso;
5) il fatto di aver appaltato il nuovo servizio ha probabilmente (e per ora) tenuto ferma l’inchiesta della Corte dei Conti della Liguria relativa al mancato raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata previsti dalla norma: il vecchio appalto (Ecoimperia) non prevedeva sanzioni per il Gestore per i mancati obbiettivi, mentre il nuovo appalto fa della raccolta differenziata la propria spina dorsale. Non a caso in alcuni comuni (vedi Recco) gli Amministratori e Dirigenti sono rinviati a giudizio per centinaia di migliaia di euro.
6) inutile girare intorno al problema, Tradeco -unica partecipante alla gara d’appalto – aveva tutte le caratteristiche di legge per assumere l’appalto e non era possibile, per l’Amministrazione, non aggiudicarglielo.
7) ricordo altresì che il consiglio comunale di Imperia ha approvato (con le sole astensioni degli allora consiglieri Nattero e Indulgenza) il bando di gara. Così come tutti gli altri 32 Comuni interessati dall’appalto.
Cio’ detto, oggi, la raccolta differenziata ha superato il 40%.