Imperia – Prove di disgelo tra il sindaco Carlo Capacci e l’ assessore alle manifestazioni Paolo Strescino che nel pomeriggio di oggi è intervenuto sul caso Tradeco. Il primo cittadino interviene specificando che le sue parole erano riferite a colui che ha redatto l’appalto, l’ex dirigente all’ambiente, oggi alla cultura, Giuseppe Enrico.
“Ritorno sul caso TRADECO – scrive Capacci dal suo frequentatissimo profilo facebook – per chiarire che nel mio precedente POST ho scritto`che chi ha redatto l’Appalto non aveva assolutamente le idee chiare in testa . E` ovvio, visto che la frase è scritta in un italiano semplice e quindi non interpretabile, che mi riferivo a chi ha redatto materialmente l’ appalto e non all’ Amministrazione Comunale in carica e più specificatamente al Sindaco Paolo Strescino e all’ Assessore all’ Ambiente Giovanni Amoretti che hanno svolto solo il loro compito adottando un indirizzo politico necessario a regolarizzare una situazione critica sotto molti punti di vista “.
ECCO IL POST DI CAPACCI “CONTESTATO” DA STRESCINO:
PROBLEMA TRADECO :
Sono abituato per formazione professionale essendo Ingegnere a risolvere i problemi. Per risolvere i problemi occorre effettuare un analisi approfondita ed avere a disposizione dati e numeri, in questo caso va aggiunta anche una componente sociologica e cioè il comportamento delle persone. Siccome sono fermamente intenzionato a risolvere questo problema, ho passato quasi tutte le sere del mese di Dicembre “in giro per cassonetti” da solo “armato” del mio cellulare per fare foto. Questo per farmi un idea personale del problema non viziata da filtri dovuti alle cose riportate (non intendo filtri per nascondere cose ma le modifiche alla realtà che inevitabilmente accadono quando vengono riportati i fatti da terzi). L’ idea che mi sono fatto è che innanzitutto le isole ecologiche siano sottodimensionate (prova ne è che ne ho fatto raddoppiare i cassonetti in tre punti di Imperia per verificare empiricamente la mia idea e ho riscontrato una notevole diminuzione dei rifiuti abbandonati), che qualche cittadino non abbia voglia di portare gli ingombranti presso gli Ecomobili o presso i centri di conferimento (mi rendo conto che eliminare quello di Via Argine Destro ex Mattatoio è stato un grave errore, ma, non per scaricare le colpe, non è stata una mia scelta ma di chi ha fatto il Capitolato di Appalto nel 2009), che nonostante il raddoppio dei cassonetti qualche singolo cittadino continuava per abitudine a buttare i sacchi fuori (tanto è vero che ho provveduto a fotografarli sul fatto e a farli contattare dai Vigili Urbani invitandoli a smetterla, cosa che è successa), che i dipendenti della Tradeco fanno il loro lavoro ma sono sempre in ansia quando è ora di ricevere lo stipendio e quindi non sono stimolati a dare il massimo sul lavoro (questo è un fattore psicologico di cui non dò colpe ai dipendenti), che chi ha redatto l’ Appalto non aveva assolutamente le idee chiare in testa, che chi lo ha vinto non ha molto interesse a far bella figura. Avendo a disposizione questi dati sarà mia cura risolvere il problema in maniera definitiva durante il primo trimestre del 2015 o quanto meno avviare l’ iter (come non posso scriverlo qui per ovvi motivi di riservatezza) sperando di riuscire a rispettare il tempo che mi sono dato.