Raffaella Paita ha vinte le Primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria. La candidata “renziana” l’ha spuntata su Sergio Cofferati, rappresentante dell’ala più sinistroide del Pd, vincendo in tre delle quattro province liguri, Imperia, Savona e La Spezia. All’ex segretario della Cgil non è bastata la schiacciante vittoria in quel di Genova. Mai realmente in corsa Massimiliano Tovo, esponente del Centro Democratico.
Le Primarie sono state caratterizzate da roventi polemiche. A risultati ormai acquisiti Cofferati, che aveva lamentato nel pomeriggio la presenza alle urne di “intere etnie“, in particolare cinese a La Spezia e nordafricana a Imperia, ha tuonato “non riconosco il risultato delle Primarie“, chiamando in causa anche la Procura della Repubblica.
IMPERIA
Paita – 3156
Cofferati – 2260 voti
Tovo – 46 voti
SAVONA
Paita – 7583 voti
Cofferati – 3519 voti
Tovo – 91 voti
GENOVA
Cofferati – 12.247 voti
Paita – 6782 voti
Tovo – 394 voti
TIGULLIO
Cofferati – 2189 voti
Paita – 1682 voti
Tovo – 68 voti
LA SPEZIA
Paita – 9713 voti
Cofferati – 4612 voti
Tovo – 88 voti
CHI E’ RAFFAELLA PAITA
“Sono nata alla Spezia il 23 novembre 1974. Sono sposata e ho un figlio, Francesco – si legge nella sua biografia – Giornalista pubblicista, nei primi anni novanta sono stata segretaria provinciale e poi regionale della Sinistra Giovanile, dal 1997 al 2002 capogruppo del PDS del Consiglio Comunale della Spezia, e dal 2002 al 2007 capo di gabinetto del sindaco della Spezia, Giorgio Pagano.
Nel 2007 il sindaco Massimo Federici mi ha chiamata a far parte della sua squadra come assessore con le deleghe La Spezia città di mare, progetti strategici della linea di costa, pianificazione strategica, riordino delle società partecipate e del sistema culturale, organizzazione del comune, tempi e orari della città, comunicazione, progetti di e-government, cooperazione internazionale.
Nel 2010 sono stata eletta con più di 9.000 preferenze consigliere regionale della Liguria e ho assunto il ruolo di capogruppo del Partito Democratico. Nell’ottobre dello stesso anno sono entrata a far parte della Giunta regionale ligure con la delega alle infrastrutture.
Dal 2011, su incarico del presidente Claudio Burlando, mi occupo anche della riorganizzazione amministrativa degli enti locali e, in particolar modo, a seguito del provvedimento noto come “spending review”, di riordino delle province, città metropolitane e unione comuni.
Nel dicembre 2013 sono entrata nella Direzione nazionale del Partito Democratico a seguito dell’elezione a segretario nazionale PD di Matteo Renzi, dopo la vittoria alle primarie dell’8 dicembre.