Ieri, lunedì 12 gennaio, Raffaella Paita, vincitrice della Primarie del Partito Democratico in Liguria per la scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, è stata ospite del programma `Otto e Mezzo` condotto da Lilli Gruber su La7. La Paita è stata duramente criticata dal giornalista de “Il Fatto Quotidiano”. “La Liguria si merita più di lei”. Secca la risposta dell’assessore regionale della Giunta Burlando: “Per fortuna decidono i liguri, non lei”.
IL VIVACE SCAMBIO DI BATTUTE TRA RAFFAELLA PAITA E ANDREA SCANZI A OTTO E MEZZO
RAFFAELLA PAITA
`Vittoria legittima? Conferma violazioni? Noi in questo momento abbiamo due dati, una fortissima partecipazione alle Primarie, 55 mila votanti, un dato clamoroso rispetto ai confronti in Emilia Romagna e Veneto e 4 mila voti di scarto. Ho tutto l`interesse l`interesse a verificare che non vi siano state irregolarità. Tuttavia la vittoria è talmente schiacciante, 4.300 voti di scarto, che immagino non sia in grado di mettere in discussione il risultato`.
“Accuse voti immigrati pagati tanto a scheda? Come fanno a sapere che sono voti andati a me. E soprattutto non ho commesso alcuna situazione di questo genere. Ho detto con grande fermezza che se per caso dovessero esserci irregolarità devono essere chiarite. Io credo però che non sia giusto, nel momento in cui il partito nazionale, sostiene che sia giusto far votare le comunità e gli immigrati, accusare gli immigrati di farsi pagare. È davvero un brutto modo di ritenersi a sinistra. Non lo condivido questo concetto e non credo che questa accusa possa essere fatta a me”.
ANDREA SCANZI
“Io faccio i complimenti all’assessore Paita perché in un colpo solo ha reso definitiva l’agonia pressoché irreversibile delle Primarie e al tempo stesso perché ha dimostrato quella che secondo me è l’anima vera del renzismo, cioè non il cambiamento, ma la restaurazione. Si vota un elemento giovane, pressoché vicino ai renziani, per mantenere lo status quo. Laddove lo status quo nel caso della Liguria è Burlando, a cui l’assessore Paita è notoriamente vicino dal punto di vista politico.
Perché le Primarie sono in crisi irreversibile? Perché anche se c’è una differenza di 4 mila voti, ci sono dei casi che sono stati segnalati dal Partito Democratico con toni durissimi, sia da Cofferati, ma anche dal Comitato di Massimiliano Tovo, che parlano di immigrati che sono entrati in alcuni centri, vedi Albenga, guarda caso dove c’era stato il raduno degli scajolani che hanno deciso in quel momento di appoggiare la Paita. Questi immigrati, che vuoldire cinesi, marocchini, sudamericani, si sono visti anzitutto in quei centri dove la Paita ha avuto un consenso bulgaro. Non a Genova, ma per esempio a Savona, a Imperia, guarda caso feudo di Scajola anche quello. Questo è il primo aspetto discutibile.
Alcuni esponenti del Pd, come ad esempio Morassut, dicevano, a Roma come altrove, hanno sempre detto che le Primarie sono pilotate. Perché i cacicchi locali prendono gli immigrati e gli danno i soldi. Perché restaurazione? Perché la Paita è stata appoggiata non dalla sinistra, non dal Pd, ma da Vinai, ex Pdl, vicino a Bagnasco, Avogadro, sindaco del centrodestra ad Alassio, Alessio Saso, ex Alleanza Nazionale ora Nuovo Centrodestra. Potrei fare un elenco infinito che va da Orsi a Minasso. Se fai le Primarie aperte ovviamente vanno a votare ex fascisti, Nuovo Centrodestra e la Paita ha già detto che quando vinceranno, perché sono favoriti, con chi la faranno l’alleanza? Con un’area moderata che raccoglierà Udc e Nuovo Centrodestra, cioè le intese su scala regionale”.
RAFFAELLA PAITA
“Analisi incredibile. Capisco l’irritazione per le Primarie che hanno consentito in questo Paese di avere un grande leader nazionale e di portare il Pd al 40%. So anche che le Primarie possono essere migliorate in termini di regole e questo è l’auspicio. Scanzi è profondamente disinformato su come sono andate le cose. Scajola non ha mai fatto endorsement per me. Anzi, in un incontro pubblico ha detto con grande chiarezza che io non ero un candidato che avrebbe appoggiato, e ne sono molto orgogliosa, ma invece ha usato parole positive per Sergio Cofferati. Visto che lei ha fatto l’esempio di Imperia. Io ho perso a Imperia, ho perso nel Tigullio, ho perso nelle aree dove il centrodestra era forte. Ho preso molti voti ad Albenga perché Albenga è una comunità che io ho aiutato moltissimo in una recente occasione negativo, come i fatti alluvionali. E mi ha sostenuto molto in quella occasione un grande Sindaco che ha per la prima volta in quella realtà contro la Lega Nord, che si chiama Giorgio Cangiano. La invito a farsi un giro in Liguria e imparerà che qui c’è tanta brava gente”.
ANDREA SCANZI
“Me lo faccio sistematicamente. La vivo molto spesso come regione e la amo. Si merita molto più di lei”.
RAFFAELLA PAITA
“Per fortuna sono i liguri a decidere e non lei”.
ANDREA SCANZI
“Vorrei parlare del teorico cambiamento che doveva avere la Liguria, secondo me, con le elezioni, dopo la gestione fallimentare di Claudio Burlando. Doveva esserci il cambiamento. Ecco, vogliamo ora stare a dire che con la vittoria della Paita, a questo molto probabile visto che il centrodestra gli metterà contro Minni o Pluto, ci sarà il cambiamento? Vogliamo dire che la Paita sia il cambiamento? Io ne dubito fortemente. La Paita fa politica da quando è nata, da sempre. Nel 2010 diventa assessore con delega alle infrastrutture, guarda caso la delega che aveva avuto il marito. Perché qui tutti dimenticano che il marito Merlo è il presidente del porto di Genova. C’è un conflitto di interessi enorme. Dal 2010 in poi, sono passati 4 anni, cosa è successo in Liguria? Di tutto. Due vicepresidenti in carcere, il 40% dei consiglieri sotto inchiesta per spese pazze. Ci fosse stata mezza volta che l’assessore Paita ai fosse accorto di qualcosa. Se vince la Paita vince Burlando. È il terminale perfetto, perché ha la faccia candida, dietro la quale ci sono le stesse persone che hanno distrutto la Liguria”.
RAFFAELLA PAITA
“I miei saranno anni in cui cercheremo di garantire quello che di buono è stato fatto, ma anche innovare tantissimo ed è la ragione per la quale mi sono candidata. Io sono arrivata in Regione con 10 mila preferenze, sono stata la prima eletta del centrosinistra. Sono sempre stata una persona che nella vita ha cercato di guadagnarsi quello che faceva con il consenso politico. Per quanto riguarda il conflitto di interessi, ha già detto che si dimetterà, cosa che non tutti i politici fanno. Disponibile ad aprire un ragionamento a sinistra. Per quanto concerne alleanza con schieramento popolare, non sarà deciso da me, ma dal Pd a livello ragionale.
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