Imperia. Proseguirà sino a sabato 24 gennaio, presso la sala mostre della Biblioteca Civica Leonardo Lagorio, la “Mostra dei libri stampati dall’editore Adriano Dominici, – 40 anni di cultura ligure”. La rassegna inaugurata lo scorso 16 dicembre contestualmente alla biografia “Dominici, un tipografo, un editore”, ha riscosso un grande successo, da qui la decisione di offrire ancora la possibilità di visitarla. Confermato l’orario di apertura: da lunedì al venerdì 9,30-12,30 e 15,30–18,30, il sabato dalle 9,30 alle 12, chiuso domenica e festivi. La vita e l’attività di Adriano Dominici rivivono nella sala mostre della Biblioteca Lagorio, attraverso il ricordo di una figura importante e originale per la cultura locale. Le pagine di “Dominici un tipografo, un editore” risaltano l’uomo e l’editore, le sue profonde radici liguri e contadine, la grande sensibilità umana e l’interesse per l’ambiente e l’arte del Ponente ligure, unite alla professionalità del suo mestiere, che per Dominici non rappresentava un “lavoro”, ma una “passione”.
«Abbiamo deciso di prorogare la mostra – dichiara Antonella Gaibisso curatrice dell’evento – dando anche la possibilità alle scolaresche di poter visitare l’esposizione, grazie a un programma concordato con il Provveditorato agli Studi. In quarant’anni anni di editoria, mio marito – continua Antonella Gaibisso – ha pubblicato ben oltre 320 volumi sulla storia, il paesaggio, il patrimonio artistico, e sacro, le tradizioni, il folclore, il dialetto e, persino, la cucina del ponente ligure. Per quindici anni è stato editore de Il Menabò Imperiese, periodico di attualità, arte, storia e cultura locali, che distribuiva gratuitamente e che spediva anche fuori dell’ambito locale, soprattutto alle biblioteche, alle Università, alle Sovrintendenze, agli Archivi di Stato e alle varie associazioni culturali, affinché tutti potessero fruire della conoscenza delle nostre radici e in modo da portare la nostra tradizione e una maggiore conoscenza della storia della storia agli imperiesi sparsi in Italia e nel mondo».
La spedizione gratuita dimostra come Dominici ponesse in secondo piano il guadagno economico, preferendo avvicinare quante più persone possibile alla cultura. Per la sua grande umiltà si definì sempre “tipografo” e con modestia si avvicinò a grandi personaggi, da cui pensava di imparare, ma a cui trasmetteva una grande ricchezza di sentimenti, di entusiasmo, di curiosità, di passione, un grande cuore.