Imperia. Torna in tribunale Oscar Capossela, 40enne di Sanremo, accusato dalla Procura di Imperia di essere un falso invalido.
Nel 2013 all’uomo erano stati sequestrati beni per un valore complessivo di 700 mila euro, equivalenti ai 300mila euro derivanti dal risarcimento dell’assicurazione dopo un violento incidente che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle , e 400mila euro ricevuti dall’INAIL per via dell’alto grado di invalidità.
Proprio l’INAIL però si era accorta che qualcosa non andava e, da qui, la decisione di portare il tutto davanti alla magistratura. Dopo i primi accertamenti si è scoperto che, a quanto pare, i documenti medici erano stati modificati con l’aggiunta di congiunzioni negative dove invece si rassicurava sulla sua capacità motoria. Piccole aggiunte insomma che però stravolgevano completamente il risultato medico.
Questa mattina così Capossela è tornato in aula insieme a circa dieci testimoni che hanno cercato, con le loro dichiarazioni di far luce sui fatti.
“Si sono confrontati i documenti e c’erano delle incongruenze – spiega il primo testimone, membro dell’amministrazione dell’INAIL – che potevano portare agli estremi per il reato, così abbiamo fatto un primo esposto. In seguito invece abbiamo chiesto di fare degli accertamenti. Dal 1 ottobre 2013 abbiamo cessato la rendita economica sulla base di diversi esami effettuati all’Ospedale San Martino, serbandoci il diritto di effettuare una revisione“.
Ciro Esse, altro membro dell’INAIL è stato poi chiamato a testimoniare: “Dal 2006 al 2012 il signor Capossela aveva ricevuto 461mila euro tra indennità, ausili sul territorio (materassi, carrozzine…), erogazioni di fine anno e tanti altri servizi”.
Subito dopo è stato chiamato a testimoniare il Maresciallo Francesco Toraldo della Guardia di Finanza che è stato sentito per oltre un’ora: “L’INAIL crea un fascicolo elettronico, una sorta di diario sanitario con delle annotazioni dei medici, e, insieme a questo ovviamente anche la documentazione cartacea clinica canonica”
L’avvocato ha invitato poi il Maresciallo a spiegare tutti i documenti che sono stati sequestrati e analizzati, comprese le immagini satellitari del luogo dove era avvenuto l’incidente: “Fra tutti i documenti ha attirato la nostra attenzione una relazione del signor De Nicola, all’epoca ispettore dell’INAIL che evidenziava delle incongruenze, ma la relazione non aveva poi avuto seguito. Nel 2012 poi abbiamo avuto la delega per eseguire il sequestro preventivo, il 21 gennaio 2013 abbiamo perquisito l’abitazione e abbiamo trovato due pc, diversi cd e abbiamo acquisito tutto per esaminarlo“.
“Sono state poi ritrovate fotografie di Capossela su un lettino, su una sdraio e si può notare il tono muscolare”. interviene il pm Fornace e subito ribatte la difesa “Come se lei non avesse mai visto una persona paraplegica nuotare”. Il giudice quieta la discussione e si riprende con l’acquisizione degli atti fino all’interruzione dell’udienza per rimandare diversi testi al 5 febbraio. In quel giorno verranno sentiti medici che hanno avuto a che fare in diversi casi e contesti con l’imputato.