Rigettata l’istanza presentata dalla difesa di Natalia Sotnikova sulla sua presunta incapacità di intendere e di volere con la richiesta di trasferirla, dal carcere di Genova Pontedecimo all’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove vi è una apposita sezione che accoglie le madri colpevoli di infanticidio.
La donna, circa un mese fa, aveva annegato suo figlio di nove mesi, Semyon, al largo del mare di Bussana e la strategia della difesa, portata avanti dagli avvocati Andrea Sciello e Fiammetta Sciamanda, e proprio quella di far riconoscere la sua incapacità di intendere e volere. I due avevano così presentato un’istanza al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Imperia, Laura russo, correlata da una perizia di uno psichiatra in cui si attestavano “disturbi della personalità” della Sotnikova e si dichiarava la reale possibilità della donna di provare a togliersi la vita realizzando di aver ucciso il figlio.
L’istanza però è stata rigettata e Natalia Sotnikova rimarrà nel carcere di Genova perchè, secondo il gip, al momento non vi sarebbero elementi per giustificare la terribile azione con un problema psichiatrico. Inoltre il procuratore aggiunto Grazia Pradella, titolare del fascicolo sull’omicidio di Semyon ha ribadito come la donna sia rimasta sempre molto lucida e determinata