Imperia. La Union Riviera Rugby under 18 vince la prima partita dell’anno. Il profeta. D’ora in avanti potrebbe essere Antonello Lisco l’oracolo del rugby della Liguria di Ponente. Lui, fratello di Giandomenico, tecnico della Union Riviera Rugby under 18, aveva dedicato la sua ultima meta nel campionato seniores proprio al voto di un buon risultato della under 18. Sapeva che se lo poteva meritare, che suo fratello se lo meritava come tutto il gruppo tecnico che segue l’attuale armata di giovani agli albori dell’esordio in massima categoria. E così è stato.
Domenica 18 al Pino Valle si è assistito ad una catarsi sportiva. La squadra dei brutti anatroccoli, dei raccogliticci, dei senza esperienza si è trasformata in un gruppo solido, combattivo, feroce, cinico. Di fronte gli Amatori, da cui si era già perso ad inizio campionato. Mancava tutto alla 18 della Union: mete, risultati. Dopo un periodo natalizio e di pausa impiegato nella preparazione fisica e nella reiterazione maniacale delle procedure e della comunicazione, ecco che si regge tutta la partita e si fanno risultati. Anzi, il primo tempo viene chiuso in vantaggio di 7-5, merito di una meta trasformata. Segna il ferino Edoardo Bassani, su di una veloce apertura. Trasformazione a posto e non così per i genovesi. La Union tra l’altro continuerà a premere durante tutta la prima frazione, infastidita solo da azioni veloci di rimessa degli avversari. Sempre pericolosi però, perché prodotti di una bella scuola rugbistica e capaci di buone giocate alla mano. In effetti il gioco reale latita un po’ da entrambe le parti.
Partita dunque cardiopalmica, meno cerebrale, molto fegatosa. Ai lati del campo la trimurti tecnica: Giandomenico Lisco, Carlo Giardino ed Ezio Reitano. I ragazzi ne hanno. Si teme per il secondo tempo. Manca anche il capitano Prato, influenzato. Una presenza che si avverte comunque. La mischia fa comunque il suo solito gioco, monolitica e tetragona. Funziona bene l’asse Zat-Dalpiaz-Dziubenko, con quest’ultimo che fa sempre strada da primo centro ed impegna i forti dirimpettai. Alla pausa alza bandiera bianca anche “Gollum” Guglielmi, tradito dal coccige. Bassani è overall: entra in seconda linea. Entra anche Borri e sarà colubrino per gli avversari, costretti ad allargare le maglie difensive.
Il secondo tempo prosegue sullo stesso tema tattico. Quando gli azzurri avversari sfuggono c’è sempre un ultimo placcaggio. Manca anche Hristo Neyra, ma nessuno si fa rincrescere. Anzi, Sobrino è sontuoso come tutti nei recuperi. I polmoni sono in fondo alle calcagna, ma si va. Segna, certo, l’Amatori. Alla bandierina. Non trasformata. Sarebbe dieci pari, perché c’è stata una punizione per la Union. Memore di uno spreco alla mano della squadra, Dal Piaz…piazza dalla piazzola. Che Piazzata. Lunga abbastanza, alta abbastanza, forte abbastanza. 10-10 dunque. Il merito è del cuore oltre l’ostacolo. Ancora percussione, ancora il “grande puffo” Zat capace di mandare fuori giri i mastini avversari, ancora ruck, ancora punizione. Un calcio di “radioteleDalPiaz” manda in orbita i locali. Festa finale con abbraccio ai tecnici. È iniziato un altro campionato. Il vessillo di San Giorgio si ammaina. Sventola il sinistro Jolly Roger dei corsari.