23 Dicembre 2024 18:05

23 Dicembre 2024 18:05

IMPERIA. LA `GO IMPERIA` RIMANE AL TIMONE DEL PORTO TURISTICO. CAPACCI:”NULLA È CAMBIATO”, I CURATORI:”SOCIETÀ INSOLVENTE” /LA SENTENZA

In breve: Capacci: "Auspichiamo che gli ospiti del porto assolvano prontamente prontamente i loro obbligati di pagamento per i servizi resi dalla "Go imperia". In caso contrario la Go Imperia ha già avuto mandato dal Comune intraprendere le azioni legali necessarie come la segnalazione all'autorità giudiziaria "

PORTO IMPERIA CAPACCI

IMPERIA – Nulla è cambiato. Nonostante la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Genova che ha decretato “nulla” la sentenza di fallimento della Porto di Imperia S.p.A. “per la palese violazione del diritto di difesa”, la “Go Imperia”, amministrata dal Generale Vincenzo Costantini, continuerà a gestire il porto turistico di Imperia.

Infatti, non appena la sentenza diverrà esecutiva, la Porto di Imperia S.p.A.  (al 33% di proprietà del Comune di Imperia, di Acquamare Srl e di Imperia Sviluppo) tornerà in regime di concordato preventivo e i contratti stipulati, come quello di affitto di azienda in favore della “Go Imperia”, a fronte di un canone mensile di 40 mila euro, continueranno ad essere validi.

Il porto turistico, dunque, non tornerà nelle mani della Porto di Imperia S.p.A. anche perché la società, a seguito della decadenza della concessione demaniale, decretata dal dirigente del settore Porti e Demanio Pierre Marie Lunghi in data 18.12.2014, non ha più titolo per gestirlo.

“Ho appreso la notizia, prendo atto che il ricorso è stato accolto per un vizio procedurale così come hanno ribadito i curatori fallimentari all’Ansa. (Il fallimento è destinato a restare in piedi sia che i curatori decidano di ricorrere in Cassazione, sia che optino per l’acquiescenza alla pronuncia della Corte, “in quanto – hanno precisato – è pressoché certo che la Procura di Imperia ripresenterebbe istanza di fallimento, il che – stante l’insolvenza della società – condurrebbe a una nuova istanza di fallimento”. Questo significa – hanno aggiunto i curatori fallimentari – che resta attuale e percorribile l’ipotesi di vendita dell’azienda all’attuale affittuaria GO Imperia, società ‘in house’ del Comune”).

“Il comune attende di conoscere l’esito di tutti i nodi giuridici della vicenda, questo è motivo che ha portato la Go Imperia a richiedere una concessione di 4 anni, tempo necessario per risolvere le vicende giudiziarie in essere. L’accoglimento del ricorso nulla sposta sul fronte operativo, il contratto che è stato stipulato rimane vigente. Lunedì abbiamo approvato i prezzi per gli ormeggi del 2015 e il prossimo consiglio comunale sarà approvato il regolamento del bacino portuale e quindi auspichiamo che gli ospiti del porto assolvano prontamente ai loro obbligati di pagamento per i servizi resi dalla “Go imperia”. In caso contrario la Go Imperia ha già avuto mandato dal Comune di intraprendere le azioni legali necessarie come la segnalazione all’autorità giudiziaria “per occupazione abusiva di demanio marittimo” per chi non adempierà con il successivo decreto ingiuntivo per il pagamento. 

Tutto ciò consentirà di erogare il servizio per il 2015, anno in cui auspichiamo, come amministrazione comunale, si faccia chiarezza sulle cause pendenti. È chiaro però che occorre che il 2015 trascorra in modo sereno per mantenere attiva la gestione del porto e preservare il valore dell’azienda anche ai fini di un’eventuale e ipotetica restituzione alla Porto di Imperia S.p.A. 

Sono stati presentati tre ricorsi da parte di società che risultavano essere titolari di posti barca. Il comune di Imperia ha già provveduto a costituirsi così come la Go Imperia. I legali del comune ritengono che chi ha presentato ricorso non abbia il titolo per farlo”. 

CLICCA PER LA sentenza Porto Imperia DELLA CORTE DI APPELLO DI GENOVA.

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