24 Dicembre 2024 00:27

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IMPERIA. CONFLITTO IN SIRIA. QUESTA SERA, 23 GENNAIO ALLA TALPA E L’OROLOGIO SI PARLA DI “KOBANE” RACCONTI DI RESISTENZA

In breve: Se ne parla con Ivan Grozny, giornalista free lance, autore di "Ladri di sport" , tra i pochissimi civili internazionali ad essere entrato nella città di Kobane durante l'assedio da parte dell'Isis, ha visto in prima persona la crudeltà della guerra e contemporaneamente l'incredibile esempio di autorgoverno del popolo curdo.

kobane collage

Imperia. Venerdì 23 gennaio al CSA La talpa e l’orologio parliamo di Kobane con Ivan Grozny. Vi aspettiamo alle 20.00 per la cena e alle 21,00 per il dibattito. (Prenotare la cena via sms al 3498867916)

Perché parlare di Kobane? Kobane da settembre resiste alla barbarie, e immagina la concretizzazione della carta della Rojava, costruita attorno ai quattro pilastri del confederalismo democratico, della centralità del ruolo della donna, dell’autodifesa e della redistribuzione della ricchezza. Il Rojava è un luogo non bene identificato e senza confini che ha fermato non solo l’avanzata militare dell’ISIS, ma anche ciò che rappresenta, smascherando il sistema di potere globale ipocrita che ne ha garantito la legittimità, impedendo ai Curdi di poter ricevere gli aiuti necesari, e lasciando libertà agli jihadisti di tutto il mondo di andare in Siria a difendere per procura gli interessi “occidentali” (e l’esperienza francese ci ha fatto drammaticamente conoscere da vicino le conseguenze di ciò).

Nella Rojava dobbiamo riconoscere le connessioni con la nostra storia più recente, dobbiamo essere in grado di ascoltare gli echi di Seattle, di Genova, dello zapatismo. Perché questi echi ci sono. “Noi, popoli delle Regioni Autonome, ci uniamo attraverso la Carta in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di espressione. Costruendo una società libera dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica, la Carta riconosce l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al suo interno e a livello internazionale.”

Ne parliamo con Ivan Grozny, giornalista free lance, autore di “Ladri di sport” e coordinatore del sito www.sportallarovescia.it, tra i pochissimi civili internazionali ad essere entrato nella città di Kobane durante l’assedio da parte dell’Isis, ha visto in prima persona la crudeltà della guerra e contemporaneamente l’incredibile esempio di  autorgoverno del popolo curdo.

La resistenza di Kobane è importante, ed è di portata immensa, perché dimostra che dal basso si può costruire e riplasmare la società che si vive, riuscendo ad opporsi ai mostri contemporanei. Un punto fermo da cui  poi non si può tornare indietro e che non deve restare ignorato. Le cose non cambieranno se resteremo a guardare

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