Imperia. Gianfraco grosso, capogruppo di “Imperia bene comune”, scrive in merito alla nuova sentenza sul fallimento della Porto di Imperia s.p.a.
“Cari cittadini di Imperia – scrive Gianfranco Grosso – alla luce della nuova sentenza sul fallimento della Porto di Imperia SPA, vorrei provare a fare il quadro riassuntivo della vicenda Porto di Imperia a distanza di 3 anni dallo scandalo:
– il porto è rimasto un’opera incompiuta;
– quel poco che è stato costruito fa schifo, basta andare a passeggiare sulle opere a terra per vedere le condizioni attuali di degrado, a soli quattro anni dalla loro realizzazione;
– le opere a scomputo che dovevano essere realizzate per la città ce le siamo fumate;
– sono spariti 240 milioni di euro e non si capisce dove sono finiti;
– la Porto di Imperia SPA aveva milioni di debiti;
– è stata concessa da Porto di Imperia SPA un’ipoteca alle banche su aree demaniali che grida ancora oggi vendetta per il codice della navigazione;
– chi doveva controllare tutto questo non ha controllato nulla, in barba al principio della “culpa in vigilando”.
A fronte di questo quadro “agghiacciante”, come direbbe il c.t. dell’Italia, le risultanze giudiziarie che ne sono conseguite sono queste:
– nessuno è colpevole;
– Caltagirone è una vittima dell’accanimento dei PM;
– la Porto di Imperia SPA è una società sana che merita la massima affidabilità finanziaria e amministrativa;
– chi ha pensato che tutta questa vicenda fosse una grande truffa a danno della città di Imperia è un imbecille o un mistificatore comunista della peggior specie.
Ora domando ai miei compaesani: ma siamo proprio sicuri che funzioni tutto così bene? Siamo ancora convinti che questo Paese possa risolvere la crisi e diventare un Paese mediamente serio e onesto mantenendo inalterati gli attuali rapporti di forza tra i vari poteri costituzionali? Pensiamo davvero che tutto avvenga per caso o per puro senso della verità? Siamo veramente tutti uguali davanti alla legge?Meditiamo gente, meditiamo!”