Imperia. La vittoria di Tsipras in Grecia ci consegna una realtà nuova anche per la sinistra italiana – scrive Gianfranco Grosso esponente di SEL – Se da questa esperienza oltre confine riusciremo a fare tesoro per comprendere quanto importante sia una progettualità politica costruita, al di là di giacche e giacchette, di simboli o simbolismi, su una vera prospettiva di cambiamento di valori per la società italiana ed europea, avremo forse la possibilità di offrire al nostro Paese un’altra opportunità.
Per realizzare ciò è necessario che tutti i frammenti dispersi della sinistra abbiano voglia di costruire qualcosa per la gente piuttosto che mantenersi qualche piccolo privilegio per se stessi. Azzeriamo i simboli, abbattiamo i muri di confine, ripartiamo sul nuovo con due obiettivi minimi che racchiudano i valori di tutti coloro che si sentono veramente alternativi: giustizia sociale e dignità della persona al centro del programma di governo e in tutte le istituzioni in cui si vuole governare.
Questo si può fare già a partire dalla Liguria, con una lista e un candidato che esprimano la voglia di lavorare e costruire per la gente e in mezzo alla gente, senza tatticismi politici o diffidenze di appartenenza, sentendoci tutti legati ed uniti da un unico valore: l’art. 3 della costituzione italiana che recita “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Avere quale programma comune questo articolo significa già per la prima volta in Italia applicare fino in fondo e nel concreto la Costituzione Italiana e i principi più intrinsechi dei nostri padri costituenti.
Ritengo personalmente necessario che lo spirito e l’esperienza della lista amministrativa di Imperia Bene Comune, la lungimiranza di quei partiti che a Imperia hanno creduto possibile offrire alla gente un contenitore di coerenza e di valori comuni, possa essere esteso anche in campo ligure, ad una platea più vasta, con l’implementazione di movimenti e associazioni della società civile, con l’unico obiettivo di dare ancora speranza e fiato a chi ha perso il senso dell’appartenenza o, di fatto, non l’abbia mai avuto.