Imperia. In occasione della Giornata della Memoria 27 gennaio 2015 (istituita con legge n° 211 del 20 luglio 2000) è parsa cosa molto significativa concordare una riunione straordinaria del Consiglio Comunale dei ragazzi delle Scuole medie di Imperia presso la sede dell’ISRECIM (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia). In un momento di così buio orrore, attraversato dalla storia europea di quell’epoca, solo i movimenti di Resistenza sviluppatisi in Europa (Francia, Italia, Jugoslavia, Germania, Belgio, Olanda ecc.) seppero tenere alta la bandiera dei valori e opporsi ai regimi artefici di simili nefandezze.
L’Istituto Storico di Imperia custodisce oggi la Memoria, non solo del movimento resistenziale, ma anche della Shoah e in più in generale della persecuzione di persone indifese e internate nei campi di concentramento. Allo scopo mette a disposizione delle scuole un patrimoni ricco di documenti originali, di fotografie, di giornali, di libri e di pubblicazioni grazie al quale è possibile a chiunque approfondire tutti i temi relativi alla Storia della II Guerra mondiale e nella fattispecie legati ai temi della commemorazione del 27 gennaio – Giornata della Memoria.
L’Assessore Risso, nel ringraziare l’ISRECIM di Imperia per aver voluto accogliere i ragazzi del CCR in una giornata così importante, commenta:
“Il presidente Napolitano ha detto che il messaggio, l’eredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione d’Italia vive nella Costituzione, Carta fondante della Repubblica, “pietra angolare” del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale. In essa possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente gli anni 1943-45, quanti ne hanno una diversa memoria per esperienza personale o per giudizi acquisiti.
Come non sottoscrivere quest’affermazione così densa di significato?
La storia ha il compito di insegnare e dalla storia noi dobbiamo imparare, la storia ci ricorda e deve continuare a farci ricordare i sacrifici di chi ci ha preceduto, perché solo attraverso questa conoscenza riusciremo a capire chi siamo, ma soprattutto chi vogliamo essere.
Ogni italiano – adulto o bambino che sia – deve conoscere la storia d’Italia, deve conoscere le persone che hanno reso l’Italia la nazione che noi oggi vediamo, le persone che hanno “fatto” l’Italia: un Paese democratico in cui i diritti e le libertà dei cittadini sono garantiti dalla Costituzione Repubblicana.
Ricordi collettivi preziosi dunque quelli che verranno illustrati ai nostri ragazzi del CCR e che insegneranno loro che gli errori del passato non devono essere ripetuti, proprio come si cerca di non ripetere gli errori nella propria vita personale. Ricordi che oggi le Istituzioni (Comune e Scuola insieme) rendono linfa per il futuro dei nostri ragazzi”