Sembrava questione di poche ore, al massimo qualche giorno il ritorno a casa di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, scarcerati dall’India una settimana fa. Invece, per problemi burocratici, il loro rientro in Italia è rallentato.
Euro Bruno, padre di Tomaso, ha dichiarato che i documenti necessari per il trasferimento da Varanasi a Delhi non sono ancora stati consegnati e quindi il viaggio verso casa viene rimandato. I due ragazzi ora sono ospiti in un centro risorse indiane, una casa per studenti, di Marco Zolli.
LA STORIA
Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni sono stati scarcerati alle ore 11.30 del 24 gennaio, ora italiaa. L’incubo, durato 5 anni, è finito, dopo che la Corte suprema indiana ha annullato la condanna all’ergastolo, pronunciata dall’Alta corte dell’Uttar Pradesh.
Tomaso Bruno, 29 anni, di Albenga, e Elisabetta Boncompagni, 40 anni, di Torino, erano detenuti dal febbraio del 2010 nel carcere di Varanasi, in India, con l’accusa di aver ucciso, strangolandolo in una stanza dell’hotel Buddha a Varanasi, Francesco Montis, compagno di Elisabetta.