26 Novembre 2024 07:34

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26 Novembre 2024 07:34

SAN BARTOLOMEO AL MARE. LUNEDÌ 2 FEBBRAIO IL “CANTO DEL GALLO” CHE ANNUNCIA L’INIZIO DELLA FIERA DELLA CANDELORA

In breve: Sono già oltre 30 gli iscritti alla terza edizione del Festival del Canto del Gallo, che si svolgerà lunedì mattina alle ore 6:00 presso l'Uliveto della Rovere

fiera candelora

San Bartolomeo al Mare. Sono già oltre 30 gli iscritti alla terza edizione del Festival del Canto del Gallo, che si svolgerà lunedì mattina alle ore 6:00 a.m. presso l’Uliveto della Rovere (area antistante il Santuario di N.S. della Rovere, con la collaborazione dell’Associazione Cronometristi Riviera dei Fiori della Ficr e alla presenza del veterinario Dr. Alessandro Addeo, ASL1 Imperiese. L’iscrizione è libera, per info +39 0183 400200, +39 3248332475). Oltre ai partecipanti portati in gara dall’azienda agricola Monaci Templari di Seborga (che l’anno scorso, con Asterix, si aggiudicò il primo premio), ci saranno i galli dell’azienda Agricola Bergalla Giuseppe di Fossano, quelli dell’azienda agricola Cascina Festa di Torino e moltissimi altri provenienti da vari allevamenti nazionali e locali. Come sempre, l’evento (che in occasione della prima edizione venne ripreso dalle telecamere di Uno Mattina Rai Uno) sarà simpaticamente seguito da un pubblico foltissimo, nonostante l’orario e le temperature proibitive previste e contribuisce a “lanciare” la tradizionale “Fiera della Rovere” o “della Candelora” (San Bartolomeo al Mare, domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 febbraio), il mercato tradizionale all’aperto più caratteristico del ponente ligure che, con più di tre secoli di storia sulle spalle, rappresenta un punto di riferimento per il commercio e le tradizioni popolari della cittadina rivierasca.

Il Festival del Canto del Gallo è solo una delle tantissime animazioni che come sempre accompagnano il programma commerciale della Fiera della Candelora. Non mancherà di attirare attenzione il battesimo della sella, con i pony, proposto dal Piccolo Ranch di San Bartolomeo al Mare (Località Molino del Fico), per il quale sono attesi centinaia di bambini all’Uliveto della Rovere.

Oltre ai 300 commercianti, che metteranno in vendita le merci più varie, saranno circa 70 gli espositori di Arti e Sapori della Rovere (settore agroalimentare, artigianato, macchinari agricoli e piante), in arrivo da Liguria, Piemonte, Toscana, Lombardia, Puglia, Veneto, Calabria, Emilia Romagna, Sicilia. In particolare il settore agroalimentare si presenta ricco di specialità tipiche, da quelle locali, con i produttori di olio extravergine d’oliva e cibo da strada come farinata e panissa, a quelle “fureste”, carni (Bistecca alla Fiorentina e Salsiccia di Bra), salumi e formaggi, pistacchio di Bronte, frutta e verdura (con alcuni presidi slow food), miele e derivati, birra, dolciumi, vini, nocciole e frutta secca.

Protagonisti gli animali da fattoria: saranno presenti le seguenti strutture: Associazione Amici del Cavallo (Diano Marina) con cavalli, asini, caprette; Fattoria Ri-Creativa di Giorgia Simonetta (Diano Castello) con animali da cortile e da campagna; Azienda Agricola Bergalla Giuseppe (Fossano) con animali da cortile e da campagna; Azienda Agricola Terra Ingauna (Albenga) conigli, tartarughe, pappagalli; Azienda Cascina Festa (Pancalieri) con animali da cortile e da campagna; Azienda Agricola Cian De Basue di Ferro Alcide (Imperia) con asini; Piccolo Ranch di San Bartolomeo al Mare (Località Molino del Fico) con pony.

La manifestazione, promossa dall’Amministrazione Comunale, è posta sotto il patrocinio della Regione Liguria.

Domenica e lunedì, in Piazza Magnolie, dalle ore 9.00 alle 17.30, sarà presente il mezzo polifunzionale per lo screening dell’osteoporosi e del glaucoma, a scopo benefico, a cura del Lions Club Diano Marina Golfo e del Lions Club Diano Marina Host.

La Storia

La Fiera della Candelora si svolge tradizionalmente il 2 e 3 febbraio presso il Santuario della Madonna della Rovere di San Bartolomeo al Mare. L’evento, le cui origini risalgono al XVII secolo, costituisce un momento di notevole importanza economica, sociale e religiosa, fortemente legato alla tradizione commerciale dell’intera vallata dello Steria e rappresenta uno degli appuntamenti etnografici più caratteristici dell’intero Ponente Ligure.
La fiera, dal punto di vista economico, segna un passaggio tradizionale nell’ambito delle occupazioni agricole: è da poco terminata la stagione olivicola, si ha una chiara situazione della annata e si impostano i lavori per la primavera: acquisto di alberi da frutto, di concime, di animali da lavoro e si stipulano contratti di esportazione d’olio. Tant’è che una delle figure maggiormente presenti ed emblematiche alla fiera era un tempo proprio quella del notaio, incaricato della stipula dei nuovi contratti.
A livello sociale una fiera così grande ed importante rappresenta un imperdibile appuntamento poiché in passato creava occasioni di affari di diversa natura e di incontro fra la gente della costa e quella dell’entroterra, tra gli abitanti del ponente ligure e i pastori, gli agricoltori e i ricchi commercianti del basso Piemonte e del savonese.
Dal punto religioso costituisce un sentito momento devozionale, in riferimento al Santuario della Madonna della Rovere, luogo di culto ed anticamente di pellegrinaggio da tutta la Liguria ed il basso Piemonte. La solenne celebrazione religiosa del 2 febbraio ha poi un indiscutibile risvolto ancestrale per la sua funzione di purificazione, fra le festività invernali – inframmezzate dal Carnevale – prima della lunga Quaresima.

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