La Regione impugnerà il bando emanato dalla Provincia di Imperia per l’assegnazione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale. Lo ha reso noto all’assessore regionale Enrico Vesco, che afferma come la “scorrettezza della Provincia sia palese, visto che la delibera che ha perfezionato il bando è stato adottata nel breve periodo tra l’approvazione e la pubblicazione della legge Regionale che crea il bacino unico e getta le basi per un’unica gara regionale. Un provvedimento, quello regionale, concertato perché si basa sull’adesione delle quattro province e dei quattro comuni capoluogo all’agenzia regionale che dovrà gestire il servizio. Stiamo pensando di aprire un contenzioso amministrativo nei confronti del bando di gara che, essendo evidentemente piuttosto frettoloso, contiene diversi punti contestabili”.
Aggiunge Vesco:
“Innanzitutto balza agli occhi che l’approvazione del bando di gara da parte della Provincia è stata fatta il 4 novembre, quattro giorni dopo l’approvazione della legge regionale che ha tolto alle province la competenza ad effettuare queste procedure per ricondurle al bacino unico.
Il bando imperiese è stato pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione Europea il 13 novembre, quando la nuova legge era già in vigore dal 9 di novembre . Quando la provincia di Imperia ha adottato i provvedimenti di competenza non aveva copertura finanziaria certa, in quanto ha fatto riferimento a ciò che era previsto nel disegno di legge regionale del 5 agosto ma, in sede di approvazione in Consiglio Regionale, la norma sul riparto delle risorse è stata stralciata”.
“Infine – conclude l’assessore regionale ai Trasporti- uno dei requisiti che la Provincia ha individuato per partecipare alla gara è aver svolto negli ultimi tre anni servizi filoviari per almeno un milione di chilometri medi annui su una rete pari ad almeno 20 chilometri. Un requisito di cui non si comprende l’importanza, vista la previsione di dismettere la linea filoviaria per puntare sul trasporto a idrogeno. Ma soprattutto un requisito che praticamente può esser rispettato dalla sola RT. Strano, quindi, che tale criterio sia stato pensato proprio dalla Provincia di Imperia che ha sempre affermato di voler difendere il principio di libera concorrenza e in passato si è distinta per i tentativi di ricorso all’Antitrust contro la normativa regionale”.