Ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri, 28 gennaio, riguardava il Last Minute Market, proposta già presentata nello scorso consiglio comunale dalla consigliere del M5S Cara Glorio:
“Il Last Minute Market è una società spin-off dell’Università di Bologna che nasce nel 1998 come attività di ricerca. Dal 2003 diventa realtà imprenditoriale ed opera su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi. Con oltre 40 progetti attivati in comuni, provincie e regioni Italiane, LMM ha consolidato un metodo di lavoro efficace ed efficiente che permette di attivare in maniera progressiva il sistema donazioni/ritiri tenendo sotto controllo gli aspetti nutrizionali, igienico-sanitari, logistici e fiscali. Il bene invenduto ha così un valore assistenziale e sociale, guardando anche al mondo dello smaltimento dei rifiuti puntando al riutilizzo, attiviamolo anche nel comune di Imperia per finalità non imprenditoriali, ma assistenziali. Ci sono diversi modelli cui il Comune può accedere a seconda di diverse esigenze”.
Interviene poi Natalia Riccò: “È indispensabile e auspicabile che si facciano proposte di questo genere. Il progetto last minute market si è esteso ad altri settori non solo quello alimentare”.
“Il suo intervento Servalli è vergognoso – interviene Fossati – è una forma di razzismo al contrario” Replica immediatamente Servalli: “Immaginavo il tono della sua risposta. Sto dicendo che il Comune di Imperia che affronta un percorso di questo tipo non può discriminare. Pretendo che l’istituzione non lavori con istituzioni che faccia della discriminazione la sua bandiera”.