5 Novembre 2024 03:22

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5 Novembre 2024 03:22

IMPERIA. DISCARICA COLLETTE OZOTTO. IN TRIBUNALE L’INCIDENTE PROBATORIO. L’AVVOCATO FOSSATI:”LA PERIZIA ESCLUDE IL DOLO”

In breve: Si è tenuto presso il Tribunale di Imperia, l'incidente probatorio relativo all'inchiesta sul lotto 6 della discarica di Collette Ozotto che vede indagati Enrico Lauretti, Bruno Bianchi e Andrea Valente Arnaldi (l'accusa è di falso ideologico)

collage lotto 6 tribunale

Si è tenuto questa mattina, presso il Tribunale di Imperia, l’incidente probatorio relativo all’inchiesta sul lotto 6 della discarica di Collette Ozotto che vede indagati Enrico Lauretti, Bruno Bianchi e Andrea Valente Arnaldi (l’accusa è di falso ideologico). Nel dettaglio, l’inchiesta che mira a far luce sulle modalità di realizzazione della discarica, ha portato al sequestro del lotto 6 in quanto “gli studi geologici, geomorfologici e geotecnici, allegati al progetto definitivo del Lotto 6 presentano evidenti omissioni e discrepanze rispetto al reale stato dei luoghi risultante dalla cartografia ufficiale e come accertato dallo stesso consulente anche nelle analisi geotecniche di stabilità dei fronti di scavo sono stati utilizzati parametri di calcolo inesatti, non riscontrati o insufficienti, o ancora sono state omesse le verifiche e le indagini necessarie ad una corretta e prudente valutazione della sicurezza dell’opera da realizzare“.

Al termine dell’incidente probatorio, di fronte al giudice Massimiliano Botti, il perito nominato dal Tribunale di Imperia, Nicola Casagli, dell’università di Firenze, ha illustrato la propria relazione. Presenti i PM Francesca Scarlatti e Roberto Cavallone e gli avvocati difensori Carlo Fossati e Anna Lauretti per Enrico Lauretti, Giovanni Di Meo per Andrea Valente Arnaldi e Giorgia Trucchi per Bruno Bianchi.

Il perito ha concluso dicendo che il sito non presenta criticità – ha spiegato a ImperiaPost l’avvocato Fossati – Ha rilevato solo una mancanza, ovvero che il sito avrebbe dovuto essere maggiormente sottoposto a un’indagine relativa alla circolazione idrica. Non perché vi sia una presenza di acqua, ma solo per verificare che non via il passaggio di acque sotterranee. Tutto, a nostro avviso, passa dall’interpretazione di una norma che secondo noi non si applica. Adesso vedremo cosa sottoporre al pubblico ministero. Certamente, credo sia assolutamente pacifico, la perizia esclude la presenza, nel lotto 6, di frane e faglie. I versanti sono in sicurezza. Tutti i profili di criticità ravvisati a mio avviso sono stati riconosciuti come inesistenti“.

Il perito, in pratica, sostiene che le indagini idrogeologiche non siano state sufficientemente dettagliate. Ha presentato la perizia, di alcune centinaia di pagine, per circa due ore, con varie slide. Poi hanno preso la parola i PM e le difese. Come ho già detto, quello che è certo è che di faglie attive nel lotto 6 non ce ne sono. I versanti di scavo sono in sicurezza. Non ci sono frane e non ce ne potranno essere. Abbiamo pareri differenti sulle norme da applicare. A nostro avviso il perito applica una norma che normalmente si applica per le discariche sotterranee e non per quelle a cielo aperto, come é invece la discarica di Collette Ozotto. In definitiva, appare pacifico come non ci sia stato alcun dolo“.

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