“Abbiamo dotato la città di un Ecomobile unico in Italia che raccoglie oltre 47 tipi di rifiuti. E’ vero, siamo partiti in ritardo, ma se ci fate spiegare e provate a mettervi nei nostri panni capirete il perchè“.
Queste le dichiarazioni di Pasquale Lomurno a Imperiapost durante la visita nella sede della società Tra.De.Co. SPA sull’Argine Destro.
“Ci hanno mosso molte critiche e le vorrei affrontare come meglio posso: per quanto riguarda i rifiuti abbandonati agli angoli delle strade e di fianco ai cassonetti non sarebbe nostro compito andarli a recuperare. Ci sembra che i cittadini si vogliano disfare dei rifiuti quando gli pare e piace, ma noi non facciamo da cameriere a nessuno – prosegue Lomurno – C’è un numero verde da poter chiamare per recuperare questi rifiuti ingombranti oppure li si possono portare alle isole ecologiche di San Bartolomeo o San Lorenzo, stiamo ancora aspettando di poter utilizzare Pieve di Teco e Artallo. Su Imperia noi facciamo una raccolta ogni 7 giorni su e ogni 14 giorni nel comprensorio; chiaro è che se riceviamo tantissime telefonate al nostro numero verde i tempi potrebbe allungarsi“.
Durante la visita all’Ecomobile Pasquale Lomuro ci ha spiegato nei dettagli il funzionamento: “La struttura è aperta e utilizzabile 4 ore al giorno, affiancata poi da un camion di raccolta rifiuti. Questo ecomobile raccoglie 47 tipi di rifiuti diversi e grazie ad esso si vanno a risolvere problemi ben più importanti di quelli prettamente e unicamente visibili. Prima dell’arrivo dell’ecomobile, dove andavano a finire i rifiuti pericolosi oppure l’olio esausto ? Anche se ne raccogliamo poco é meglio di niente, ciò che smaltiamo oggi, dove finiva prima? Senza contare che abbiamo già in programma di sistemare anche dei contenitori per i medicinali di fianco a tutte le farmacie“
“Per quanto riguarda i ritardi bisogna tenere presente che prima di installare dei cassonetti bisogna fare delle calibrazioni delle misurazioni e delle simulazioni tenendo anche conto delle norme di sicurezza sul lavoro. Bisogna andare a verificare in loco se c’è spazio sufficiente per installare i bidoni e se il camion riesce a fare tutte le manovre necessarie per svuotarli, stiamo parlando di cassonetti da esterno di circa 8 metri di lunghezza e due di profondità non si possono sbagliare le misure. Una verifica su Google Maps non è sufficiente bisogna infatti tenere anche conto della pendenza e fondamentalemnte non vogliamo fare i maestri, ma se ci fate spiegare tutte queste cose le capiremo tutti. Va detto che le rilevazioni sono comunque quasi finite e a dicembre inizieremo fisicamente a mettere tutti i cassonetti rispettando ovviamente le tempistiche necessarie al fine di fare un buon lavoro”.
“Inoltre ogni cosa ha il suo tempo: se noi adesso facciamo arrivare 150 tir che trasportano 22 cassonetti l’uno è evidente che blocchiamo la città, la logistica è troppo importante. Poi, per quanto riguarda la polemica sulla presenza di contenitori di olio esausto non di nostra appartenenza è una discussione futile perchè io faccio raccolta e smaltimento, ma per lo smaltimento posso benissimo collaborare con aziende specializzate che ci portano i loro contenitori. Non vedo il problema“.
“Vorrei in ultimo portare l’attenzione su una cosa – conclude Lomurno – quale ditta oggi mette a disposizione 150 posti di lavoro diretti e 50 indiretti nella città di Imperia?“