27 Dicembre 2024 22:10

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TRADECO:”NOI NON FACCIAMO DA CAMERIERE A NESSUNO. SEMBRA CHE I CITTADINI SI VOGLIANO DISFARE DEI RIFIUTI QUANDO GLI PARE E PIACE” – Intervista esclusiva a Pasquale Lomurno, dirigente dell’impresa pugliese

tradecoAbbiamo dotato la città di un Ecomobile unico in Italia che raccoglie oltre 47 tipi di rifiuti. E’ vero, siamo partiti in ritardo, ma se ci fate spiegare e provate a mettervi nei nostri panni capirete il perchè“.
Queste le dichiarazioni di Pasquale Lomurno a Imperiapost durante la visita nella sede della società Tra.De.Co. SPA sull’Argine Destro.

Ci hanno mosso molte critiche e le vorrei affrontare come meglio posso: per quanto riguarda i rifiuti abbandonati agli angoli delle strade e di fianco ai cassonetti non sarebbe nostro compito andarli a recuperare. Ci sembra che i cittadini si vogliano disfare dei rifiuti quando gli pare e piace, ma noi non facciamo da cameriere a nessunoprosegue LomurnoC’è un numero verde da poter chiamare per recuperare questi rifiuti ingombranti oppure li si possono portare alle isole ecologiche di San Bartolomeo o San Lorenzo, stiamo ancora aspettando di poter utilizzare Pieve di Teco e Artallo. Su Imperia noi facciamo una raccolta ogni 7 giorni su e ogni 14 giorni nel comprensorio; chiaro è che se riceviamo tantissime telefonate al nostro numero verde i tempi potrebbe allungarsi“.

Durante la visita all’Ecomobile Pasquale Lomuro ci ha spiegato nei dettagli il funzionamento: “La struttura è aperta e utilizzabile 4 ore al giorno, affiancata poi da un camion di raccolta rifiuti. Questo ecomobile raccoglie 47 tipi di rifiuti diversi e grazie ad esso si vanno a risolvere problemi ben più importanti di quelli prettamente e unicamente visibili. Prima dell’arrivo dell’ecomobile, dove andavano a finire i rifiuti pericolosi oppure l’olio esausto ? Anche se ne raccogliamo poco é meglio di niente, ciò che smaltiamo oggi, dove finiva prima? Senza contare che abbiamo già in programma di sistemare anche dei contenitori per i medicinali di fianco a tutte le farmacie

Per quanto riguarda i ritardi bisogna tenere presente che prima di installare dei cassonetti bisogna fare delle calibrazioni delle misurazioni e delle simulazioni tenendo anche conto delle norme di sicurezza sul lavoro. Bisogna andare a verificare in loco se c’è spazio sufficiente per installare i bidoni e se il camion riesce a fare tutte le manovre necessarie per svuotarli, stiamo parlando di cassonetti da esterno di circa 8 metri di lunghezza e due di profondità non si possono sbagliare le misure. Una verifica su Google Maps non è sufficiente bisogna infatti tenere anche conto della pendenza e fondamentalemnte non vogliamo fare i maestri, ma se ci fate spiegare tutte queste cose le capiremo tutti. Va detto che le rilevazioni sono comunque quasi finite e a dicembre inizieremo fisicamente a mettere tutti i cassonetti rispettando ovviamente le tempistiche necessarie al fine di fare un buon lavoro”.
Inoltre ogni cosa ha il suo tempo: se noi adesso facciamo arrivare 150 tir che trasportano 22 cassonetti l’uno è evidente che blocchiamo la città, la logistica è troppo importante. Poi, per quanto riguarda la polemica sulla presenza di contenitori di olio esausto non di nostra appartenenza è una discussione futile perchè io faccio raccolta e smaltimento, ma per lo smaltimento posso benissimo collaborare con aziende specializzate che ci portano i loro contenitori. Non vedo il problema“.

Vorrei in ultimo portare l’attenzione su una cosa – conclude Lomurno – quale ditta oggi mette a disposizione 150 posti di lavoro diretti e 50 indiretti nella città di Imperia?

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