Imperia. “Non credo che TRADECO possa lavarsi la coscienza per un appalto che non ha ancora onorato né sta onorando secondo le regole contrattuali mettendo in fretta e furia le attrezzature meccaniche sui cassonetti dell’indifferenziato – scrive il presidente di Imperia bene comune Gian Franco Grosso – Certo che i cittadini devono differenziare, come dice il Sindaco, per diminuire i costi della tassa a loro carico, certo che bisogna tutti sforzarsi per raggiungere l’ottimo, ma sino ad ora non si è raggiunti neppure il minimo sindacale. Città sporca e abbandonata, cassonetti mal lavati, rifiuti ovunque e poi si pretende che da un giorno all’altro i cittadini si adattino alla nuova metodologia di conferimento? Tradeco doveva realizzare tutte queste cose per step, anticipando la predisposizione degli automatismi ad una campagna informativa adeguata, per cui peraltro sono previsti fondi ingenti. I cittadini devono differenziare tutto per bene e poi TRADECO non riesce nemmeno a tenere i suoi CDR in ordine secondo la normativa. La città è stufa del pressapochismo con cui si sta portando avanti una materia delicatissima, è stufa di una Ditta che se la canta e se la suona come crede in barba alle regole e ai soldi che i cittadini gli versano tutti i mesi.
Se già prima c’erano troppe persone che mal utilizzavano i bidoni dell’indifferenziato, con il nuovo sistema, approntato in tutta fretta e senza una fase esplicativa ed educativa, la situazione peggiorerà a discapito della qualità dell’ambiente e della salute pubblica.
Che il Sindaco imponga a TRADECO di smontare le attrezzature montate e procedere per gradi, come l’appalto prevede: formazione, informazione, dotazioni ai cittadini e poi il resto. Se la Ditta non vuole capire con il buon senso le regole, gliele faremo capire in tribunale, magari aiutandoli ad interpretare un contratto che sino ad ora paiono non avere mai letto o compreso. E’ ora che i nostri interlocutori contrattuali, in genere, capiscano che Imperia non è più la terra di nessuno……..o solo di qualcuno!”