Imperia. Il 2015 non sarà solo l’anno dell’Expo di Milano. Una ricorrenza di grandissimo rilievo non può passare inosservata. Il 24 maggio p.v. richiamerà alla memoria un giorno fatidico per la storia del nostro Paese, l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. In tutto il territorio nazionale, le Amministrazioni locali si sono attivate per celebrare degnamente un passaggio che ha lasciato un segno indelebile nel nostro popolo.
Anche il Comune di Imperia si attiverà per l’evento. “Stiamo lavorando – dichiara l’Assessore alla Cultura Paolo Strescino -per predisporre una serie di iniziative che diano la giusta valenza a un evento che cento anni fa segnò la Nazione. In tutti è noi è ben chiaro come fu estremamente tragico il prezzo pagato dalle nostre comunità, come testimoniano gli innumerevoli monumenti eretti ovunque. Imperia ha accolto pienamente l’input del Ministero della Difesa e delle Prefetture alle Amministrazioni locali perché si adoperino al fine di ricordare quanto accaduto in modo serio mantenendo il livello di dignità che la ricorrenza merita nella sua eccezionalmente cruenta portata tragica.
Sarà importante – continua Strescino – parlare della prima Guerra Mondiale capire i perché di quello che fu un bagno di sangue inutile e come ci si arrivò. Sarà un’occasione per approfondire e portare avanti la nostra micro-storia locale. Come Amministrazione proporremo un viaggio attraverso i Cori locali, tradizionalmente legati alla montagna, dove il conflitto si sviluppò, allo studio, inoltre, l’allestimento di mostre e la possibilità di operare un intervento di adeguata manutenzione di quelle lapidi che il conflitto ricordano. Tutti i centri, che prima della costituzione di Imperia, erano comuni indipendenti, hanno una targa commemorativa. Restituire loro una dignitosa veste inficiata dal logorio tempo, potrebbe costituire un’occasione per predisporre un percorso ad hoc, dove soprattutto i più giovani, che di quel conflitto hanno solo studiato sui testi, possano ricevere una testimonianza reale di quanto accaduto, rendendo omaggio a chi, all’epoca magari coetaneo, diede la vita per la propria patria”.
“La battaglia di Vittorio Veneto – aggiungono ancora il Sindaco Carlo Capacci e l’Assessore Paolo Strescino– fu l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico a conclusione della Prima Guerra Mondiale che portò all’unificazione dell’Italia. Basta questo dato finale per comprendere il significato che questo conflitto bellico comporta. Oltre 600 mila italiani, persero la vita e quando ci sofferma a leggere i cognomi di questi ragazzi sulle lapidi, riconosciamo che sono i nostri cognomi, che il loro sacrifico è stato il sacrificio di tutti a monito per le generazioni future. Siamo tutti potenzialmente eroi, anche nel nostro quotidiano, nelle difficoltà dei nostri tempi, possiamo esserlo nel costruire relazioni di pace con chi ci sta attorno”