24 Novembre 2024 04:06

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24 Novembre 2024 04:06

AFFIDAMENTO SPIAGGE. IL COMUNE SI COSTITUISCE PARTE CIVILE CONTRO L’EX SEGRETARIO GENERALE PAOLO CALZIA – Fissata l’udienza preliminare

Paolo Calzia
Paolo Calzia

Il Comune di Imperia ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento che vede l’ex segretario generale Paolo Calzia indagato per abuso d’ufficio per l’affidamento, senza gara d’appalto, delle spiagge libere attrezzate negli anni 2007, 2008 e 2009. Nel dettaglio, la Procura della Repubblica, che ha chiesto il rinvio a giudizio per Calzia, nel decreto di fissazione dell’udienza preliminare contesta all’ex segretario di aver “intenzionalmente procurato ai gestori di spiagge libere attrezzate ubicate nel territorio del Comune di Imperia un ingiusto vantaggio patrimoniale”.

Nel decreto, inoltre, si legge che “i fatti contestati […] si riferiscono a tre concessioni demaniali marittime relative a spiagge libere attrezzate, di cui era titolare il Comune di Imperia, la cui gestione, secondo l’ipotesi di reato, veniva affidata agli operatori privati senza esperimento di alcuna gara pubblica, ma con affidamento della gestione tecnica ex art. 45 bis codice della navigazione, senza che i gestori rimborsassero al Comune di Imperia il canone demaniale che il Comune era tenuto a versare allo Stato o lo versassero solo in minima parte, con ciò violando le norme in materia di appalti pubblici”.

Il Comune si è costituito parte civile anche nel procedimento che vede l’ex direttore generale della Porto di Imperia Spa Carlo Conti indagato per abuso d’ufficio. Nel dettaglio, i fatto si riferiscono, si legge nel decreto di fissazione dell’udienza preliminare “all’affidamento ad una Società, meglio identificata in atti, della gestione tecnica delle colonnine per l’erogazione dell’acqua e dell’energia elettrica in ambito portuale senza ricorrere allo strumento giuridico dell’appalto pubblico e senza chiedere alcun corrispettivo per tale cessione alla predetta società, la quale, in epoca successiva e senza alcuna autorizzazione, cedeva la predetta gestione a titolo di comodato gratuito ad una diversa società, la quale a sua volta provvedeva senza legittimazione alcuna a suddividere la banchina in vari spazi, concedendoli dietro pagamento di un canone, ma senza alcun titolo contrattuale e senza esperimento di gara pubblica, in uso a quattro diverse società, le quali locavano gli spazi di banchina e lo specchio acqueo prospiciente a privati proprietari ovvero a utilizzatori di motor yachts”.

Carlo Conti
Carlo Conti

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