Imperia. Si è concluso un intenso periodo di controlli di polizia marittima nell’ambito della filiera ittica, sotto il coordinamento del 1°Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Genova, un fitto programma di ispezioni volte a prevenire e reprimere gli illeciti sulla pesca e sulla commercializzazione del pescato, per garantire una costante tutela della legalità a favore del consumatore finale.
L’operazione denominata “Labyrint” – coordinata a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera – si è svolta a partire dai primi giorni di dicembre 2014 e si è intensificata proprio in prossimità del periodo natalizio, in corrispondenza del quale aumenta la vendita ed il consumo del prodotto ittico. Il Personale della Guardia Costiera ha portato a termine una serie di verifiche mirate, che hanno ulteriormente implementato il quotidiano operato svolto dagli uomini e donne delle Capitanerie di Porto sul territorio.
Il Personale della Guardia Costiera di Imperia e Sanremo e di tutti gli Uffici Marittimi del litorale della Riviera di Ponente hanno continuato ad operare per garantire la legalità lungo la filiera della pesca, mediante una presenza attenta e costante sul territorio ed in tutte le diverse fasi della stessa filiera. I controlli in questione si sono svolti secondo l’ormai collaudato sistema “mare/terra”, ovvero con pattuglie operanti congiuntamente – e nelle diverse fasi della “giornata di pesca” –in mare e via terra, pertanto, sia in fase di esercizio dell’attività di pesca, sia in quella di commercializzazione all’ingrosso ed al dettaglio del prodotto pescato.
Sono stati complessivamente effettuati 334 controlli lungo l’intera fascia costiera da Cervo a Ventimiglia e anche nelle Provincie di Cuneo e Pavia; le verifiche sono state eseguite presso punti di sbarco, centri di distribuzione all’ingrosso e al minuto, ristorazione italiana ed orientale, nonchè ai vettori di trasporto su strada, con l’obiettivo di accertare la vendita di specie ittiche protette o eventuali somministrazioni non conformi ai Regolamenti Europei, ponendo maggior attenzione a quelle irregolarità che più di frequente vengono riscontrate (come, ad esempio, l’errata e fuorviante etichettatura dei prodotti venduti sia nelle fasi all’ingrosso, sia in quelle della vendita al dettaglio). In molti casi, è stata riscontrata la violazione di norme riguardanti la rintracciabilità e gli aspetti igienico-sanitari relativamente alla commercializzazione del prodotto ittico, al suo imballaggio e trasporto ed in qualche caso è stato riscontrato prodotto di minor pregio venduto per specie di maggiore qualità. Inoltre, grazie all’attento svolgimento dell’attività amministrativa, si è accertato un caso di esercizio di pesca professionale con documenti contraffatti, motivo per il quale è stata sequestrata un’unità da pesca ed i suoi attrezzi.
Complessivamente sono stati impegnati 73 militari della Guardia Costiera sia a terra sia in mare, 16 le sanzioni amministrative elevate, per un ammontare di circa 24.500 €, oltre alla segnalazione di 4 notizie di reato all’Autorità Giudiziaria, n°1 sequestro amministrativo e 3 sequestri penali.