Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginobile. Sono loro “Il volo” il trio vocale che, nella serata di ieri, ha portato sul palco del Festival di Sanremo 2015 la canzone “Grande Amore”. Il pubblico è impazzito, molti giornalisti hanno applaudito durante l’esibizione all’interno della sala stampa e loro sembrano essere tra i favoriti per la corsa al vincitore.
La canzone però, un po’ come il loro genere, tra il pop e il lirico, o si ama o si odia. Non ci sono molte vie di mezzo anche perchè, in ogni caso, le loro doti vocali sono, oggettivamente, impressionanti e hanno spopolato in tutto il mondo, ma sembrano essere un pacchetto pronto e confezionato per spopolare e ringiovanire la filiera lyric-pop. “Grande Amore” però non ha convinto proprio tutti e, ascoltandola, tornano alla mente alcuni brani già sentiti.
L’inizio ha un ritmo un po’ sincopato che ricorda la parte iniziale di “Adesso Tu” di Ramazzotti. Subito dopo la mente vola a “Con te partirò” dell’impareggiabile Andrea Bocelli, al secondo ’57 invece sbuca Tiziano Ferro con “Non me lo so spiegare”. Per finire non si può non pensare a Francesco Renga con “Un uomo senza età” canzone in stile lirico del grande artista che è stata portata proprio al Festival nel 2009.
