23 Novembre 2024 22:36

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23 Novembre 2024 22:36

IMPERIA. PORTO, LAVORI FERMI DA ANNI. LO SFOGO DI UN COMMERCIANTE: “CI FA PIANGERE LACRIME E SANGUE, SIAMO PREOCCUPATI PER LE ATTIVITÀ”/L’INTERVISTA

In breve: "Ho fatto un investimento 5 anni fa aprendo questo locale perchè pensavo al porto che stava nascendo, invece sono anni che piangiamo lacrime e sangue"

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Imperia. “Ho fatto un investimento 5 anni fa aprendo questo locale perchè pensavo al porto che stava nascendo, invece sono anni che piangiamo lacrime e sangue”. È un fiume in piena Giorgio Campeggio del ristorante Gustò sulla banchina di Oneglia e racconta, da commerciante, la sua visione dei fatti e come, secondo lui, basterebbe veramente poco per dare il via al rifiorire della città.

Tutti gli esercenti sono preoccupati – racconta Giorgio – Vediamo chiudere, o essere in estrema crisi realtà della ristorazione storiche come La Beppa o La Patria, ovvio che è un problema economico, ma se non facciamo qualcosa e non torniamo ad avere fiducia nella nostra città, investendoci, non andiamo molto lontano“.

I proprietari dei posti barca sono molto arrabbiati, non sono limoni da spremere, sono vittime come tutti noi, ma se facciamo così l’immagine di Imperia che loro porteranno all’estero o in altre regioni italiane sarà negativa. Deve esserci un dialogo tra loro e l’amministrazione, per forza e anche una visione a lungo termine, necessaria per andare avanti”.

Imperia è molto bella – continua Campeggio – Forse non ce ne accorgiamo perchè ci viviamo, ma tutti i turisti che vengono si accorgono delle potenzialità della città, ma poi vedono anche che non c’è nulla da fare. Gli stessi proprietari delle barche mi dicono che Imperia è bella, ma non ci sono manifestazioni importanti e grosse, che vorrebbero palestre, centri estetici, wi-fi almeno nei locali, luoghi di ristorazione o bar che offrano un qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri…”.

Ci vuole poco a far contento un turista, se non ci arriviamo noi copiamo da chi lo fa meglio, ma dobbiamo credere in questa città e tornare ad investirci. La soluzione non è andarsene, ma lottare e avere fiducia nelle potenzialità della nostra Imperia” conclude Giorgio Campeggio.

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