Imperia. “Ho fatto un investimento 5 anni fa aprendo questo locale perchè pensavo al porto che stava nascendo, invece sono anni che piangiamo lacrime e sangue”. È un fiume in piena Giorgio Campeggio del ristorante Gustò sulla banchina di Oneglia e racconta, da commerciante, la sua visione dei fatti e come, secondo lui, basterebbe veramente poco per dare il via al rifiorire della città.
“Tutti gli esercenti sono preoccupati – racconta Giorgio – Vediamo chiudere, o essere in estrema crisi realtà della ristorazione storiche come La Beppa o La Patria, ovvio che è un problema economico, ma se non facciamo qualcosa e non torniamo ad avere fiducia nella nostra città, investendoci, non andiamo molto lontano“.
“I proprietari dei posti barca sono molto arrabbiati, non sono limoni da spremere, sono vittime come tutti noi, ma se facciamo così l’immagine di Imperia che loro porteranno all’estero o in altre regioni italiane sarà negativa. Deve esserci un dialogo tra loro e l’amministrazione, per forza e anche una visione a lungo termine, necessaria per andare avanti”.
“Imperia è molto bella – continua Campeggio – Forse non ce ne accorgiamo perchè ci viviamo, ma tutti i turisti che vengono si accorgono delle potenzialità della città, ma poi vedono anche che non c’è nulla da fare. Gli stessi proprietari delle barche mi dicono che Imperia è bella, ma non ci sono manifestazioni importanti e grosse, che vorrebbero palestre, centri estetici, wi-fi almeno nei locali, luoghi di ristorazione o bar che offrano un qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri…”.
“Ci vuole poco a far contento un turista, se non ci arriviamo noi copiamo da chi lo fa meglio, ma dobbiamo credere in questa città e tornare ad investirci. La soluzione non è andarsene, ma lottare e avere fiducia nelle potenzialità della nostra Imperia” conclude Giorgio Campeggio.