Imperia. “In qualità di consiglieri comunali accogliamo con piacere l’appello di molti cittadini e del “Laboratorio per Imperia” in relazione alla gestione da parte della Tradeco dello smaltimento dei rifiuti nel comune di Imperia – scrivono gli esponenti del partito “Imperia Cambia” Ester D’Agostino, Paolo Re e Natalia Riccò. Esso esprime il disagio che prova la maggior parte di quanti vogliono adempiere in modo corretto al loro dovere civico per potenziare la raccolta differenziata.
Gli imperiesi si sono trovati troppe volte impreparati ai diversi passaggi previsti dall’appalto che avrebbero dovuto portare la città ad una razionale raccolta dei rifiuti. Il problema non può essere limitato al fatto che il servizio venga espletato in modo più o meno corretto o che ad Imperia esistano cittadini privi di alcun senso civico. Uno dei problemi di fondo, come giustamente è affermato anche nell’appello, risiede nei mancati provvedimenti informativi e formativi per educare il cittadino ad un nuovo modo di raccogliere e di conferire i rifiuti. L’informazione /formazione doveva in effetti coinvolgere in modo capillare tutta l’utenza: dai nuclei famigliari composti da persone anziane a quelli composti da stranieri, tenendo conto delle specifiche difficoltà e dei canali di comunicazione idonei. Sarebbe stato necessario un lavoro di coinvolgimento sociale che va oltre il semplice risultato di una % di raccolta differenziata in più. Purtroppo i programmi previsti non sono stati ancora realizzati compiutamente.
Siamo convinti che l’amministrazione tutta sia consapevole che una sana e corretta gestione della differenziata dipende anche dal livello di formazione della cittadinanza e auspichiamo un intervento del Comune affinché venga completata in tempi brevi una corretta formazione di tutti i cittadini. Siamo quasi al termine dell’inverno e ben presto dovremo affrontare anche la stagione turistica: vista l’importanza ci rendiamo disponibili , qualora fosse necessario , a sollevare il problema in consiglio comunale se non si dovesse porre rimedio a questa inadempienza contrattuale.”