In seguito alle parole del sindaco di Imperia Carlo Capacci apparse sulla stampa locale il giorno 19 febbraio 2015 (Imperiapost) dopo essere stato sentito dalla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti: “Ho espresso la mia convinzione della necessità di realizzare un inceneritore. Non è accettabile che un indagine che porta al sequestro di una discarica metta in ginocchio una provincia, visto che non esistono siti alternativi.”
Il MoVimento 5 Stelle di Imperia nella persona di Cara Glorio e a nome della cittadinanza, chiede chiarimenti al Sindaco riguardo la sua volontà di realizzare un inceneritore, esprimendo fin da subito la totale e netta contrarietà del Movimento 5 Stelle.
Gli inceneritori inquinano e provocano cancro e tumori ponendo un elevatissimo rischio sanitario come afferma l’oncologa Patrizia Gentilin i membro dell’ “Associazione dei Medici per L’ambiente” isde.it sulla base di numerosissimi studi. Molti degli inquinanti emessi come le diossine e i furani sono composti cancerogeni e altamente tossici. L’esposizione al cadmio può provocare patologie polmonari ed indurre tumori. Il mercurio, sotto forma di vapore, è dannoso al sistema nervoso centrale ed i suoi composti inorganici agiscono anche a basse concentrazioni.
Gli inceneritori creano un rischio ambientale: le sostanze contaminanti emesse da un inceneritore per via diretta o indiretta inquinano l’aria, il suolo e le falde acquifere. Nonostante i moderni sistemi di abbattimento degli inquinanti riescano a limitare le dispersioni atmosferiche, la natura della maggior parte degli inquinanti emessi è tale da porre problemi anche a bassa concentrazione. Inoltre la loro caratteristica di resistenza alla degradazione naturale ne determina un progressivo accumulo nell’ambiente.
Gli inceneritori non eliminano il problema delle discariche: nonostante la diminuzione di volume dei rifiuti prodotti, il destino delle ceneri e di altri rifiuti tossici prodotti da un inceneritore è comunque lo smaltimento in discarica per rifiuti speciali, più costose e pericolose.
Gli inceneritori non servono a risolvere le emergenze: la costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni di lavoro (almeno 4-6 anni) e pertanto non può essere considerato una soluzione all’emergenza per i rifiuti.
Gli inceneritori richiedono ingenti investimenti economici : sono impianti altamente costosi (almeno 60 milioni di euro) e a bassa efficienza che necessitano di un apporto di rifiuti giornaliero e continuo, in netta opposizione ad ogni intervento di prevenzione della loro produzione e pericolosità, principi che sono alla base della gestione dei rifiuti dell’Unione europea. (fonte: greenpeace)
A quanto pare non sembra sia l’unica volta che il sindaco si lasci andare ad affermazioni pro inceneritore. In data 3 ottobre 2014, un articolo relativo ad una recente riunione dei sindaci sempre in tema rifiuti, cita il seguente intervento del sindaco di Imperia, Carlo Capacci: “A titolo assolutamente personale, mi sento di dire, che, di fronte a continue emergenze per lo smaltimento dei rifiuti, sarebbe forse giusto prendere in considerazione l’idea di un termovalorizzatore a livello regionale. E’ una scelta fatta da diverse realtà in Italia e all’estero, che sembra funzionare.” Tanto da essere contraddetto persino da “Mimporta” l’associazione che si occupa di sostenibilità,sensibilizzazione ambientale e promozione della differenziata proprio in collaborazione ufficiale con il Comune di Imperia.
Il Comune di Imperia inoltre patrocina l’incontro in programma per domani 21 febbraio 2015 alle 17.30 presso la biblioteca civica con Rossano Ercolini, vincitore del Goldman Environmental Prize e presidente dell’associazione Zero Waste Europe per la diffusione della strategia Rifiuti Zero a cui aderiscono 207 Comuni, per la presentazione del libro “Non bruciamo il futuro” che tratta fra l’altro della dannosità degli inceneritori e del loro superamento. Come può il sindaco patrocinare un tale evento ed essere allo stesso tempo favorevole agli inceneritori?
Speriamo vivamente che il Sindaco partecipi all’evento per informarsi sulla dannosità di inceneritori e discariche e sull’alternativa (che esiste!) e che si chiama RifiutiZero che consiste in 10 punti:
1.separazione alla fonte
2.raccolta porta a porta
3.compostaggio
4.riciclaggio
5.riduzione dei rifiuti
6.riuso e riparazione
7. tariffazione puntuale
8. recupero dei rifiuti
9. centro di ricerca e riprogettazione
10. azzeramento rifiuti
Altrimenti può sempre chiedere informazioni al suo collega ,il Sindaco Biancheri di Sanremo, che ha già dato istruzioni a Amaie Energia dello studio e del compito di attuare il progetto RifiutiZero dopo una visita nel Comune di Capannori leader di qualità nella gestione del ciclo completo dei rifiuti e primo comune in Italia ad aver adottato la strategia RifiutiZero.
Se il sindaco Capacci e l’amministrazione decideranno di intraprendere la strada virtuosa di RifiutiZero avranno tutto l’appoggio del Movimento 5 Stelle , altrimenti in caso della follia di un inceneritore, siamo pronti alle barricate.