24 Dicembre 2024 18:56

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IMPERIA. IPOTESI INCENERITORE PER LO SMALTIMENTO RIFIUTI. GROSSO A CAPACCI:”LA SALUTE PRIMA DELLA CONVENIENZA ECONOMICA”

In breve: Il consigliere comunale Gianfranco Grosso interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco Carlo Capacci sulla possibilità di realizzare un termovalorizzatore regionale.
grosso capacci inceneritore
Da sinistra: Gianfranco Grosso e Carlo Capacci

“In merito alle dichiarazioni di Capacci sulla necessità di risolvere il problema dei rifiuti con un inceneritore, vorrei ricordare al Sindaco e alle forze politiche di centrodestra e di centrosinistra alcune cose e lo farò a titolo prettamente personale, anche dopo aver letto le sue più puntuali precisazioni – scrive il consigliere comunale Gianfranco Grosso. 

1)” in primis, esiste già una programmazione regionale relativa allo smaltimento dei rifiuti in provincia, condivisa anche dal centrosinistra, che sarebbe meglio si facesse rispettare nei tempi e nei modi per evitare ai cittadini di Imperia e della provincia tutta di continuare a pagare fior di quattrini per soluzioni ponte senza senso e poco edificanti, come quella di portare i nostri rifiuti in altre città. Questa soluzione non prevede un inceneritore, perché soluzione ormai demodé anche per gli addetti ai lavori, e indica un percorso che la Regione Liguria ha da tempo approvato ma che in questa provincia è stata contrastata da forze politiche e da sindaci, più per posizioni ideologiche e di difesa del proprio orticello che per conoscenza della materia;

2)  in secondo luogo, ricordo al Sindaco che la salute e l’ambiente sono beni pubblici primari, che devono sempre anteporsi alla convenienza economica e semmai trovare con essa una giusta sinergia, affinché si riesca in un territorio a garantire benessere a costi ambientali accettabili;

3) mi piacerebbe che le forze politiche di questa provincia, nessuna esclusa, e i loro sindaci riuscissero a parlare di rifiuti con la giusta serietà e conoscenza, evitando di rincorrere facili populismi, posizioni di facciata o posizioni ideologiche preconcette a tutela di una manciata di voti, che difficilmente possono coniugare il benessere e la salute dei cittadini con il loro sacrosanto diritto al portafoglio, dal momento che oggi ogni sbaglio di strategia o di programmazione sullo smaltimento dei rifiuti ricade sulle tasche dei cittadini al 100% e non su chi amministra senza competenza alcuna o senza capacità decisionale”.

 

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