24 Novembre 2024 00:07

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24 Novembre 2024 00:07

IMPERIA. È CRISI DI MAGGIORANZA. STRESCINO:”NON C’È UN IMPERIESE CONTENTO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE, CAPACCI MI MANDI VIA SE VUOLE”

In breve: Il Nuovo Centrodestra è compatto al fianco del suo assessore: "Il Pd scarica i problemi loro sulla giunta. Ora ci confronteremo con Capacci. Podestà è stato completamente esautorato sulla questione Tradeco".
collage crisi
Da sinistra in alto: Sara Serafini, Paolo Strescino e Carlo Capacci. In basso da sinsitra: Nicola Podestà, il gruppo del NCD e Giuseppe Zagarella (PD)

Imperia. Sono dichiarazioni di fuoco quelle rilasciate dall’ex sindaco Paolo Strescino, oggi assessore alle manifestazioni, al cronista di ImperiaPost dopo l’attacco del suo predecessore Sara Serafini e ancor prima del sindaco Carlo Capacci in merito alla scelta del Nuovo Centrodestra di non partecipare alla riunione di giunta in cui sono state approvate le linee guida per la revoca dell’appalto Tradeco.

“Esprimo un grande disagio da parte di tutto il Ncd. La mia linea è sempre stata chiara. Io faccio il mio da assessore, non dico una parola, però non ci sto a prendermi gli insulti gratis. Non è che qui i consiglieri possano continuare a dire tutto quello che gli passa per la testa impunemente. C’è addirittura qualcuno che parla e non è che neanche consigliere. Sì, mi riferisco a Sara Serafini. Ha fatto l’assessore per un anno e mezzo. Ci dica suo padre cosa ha fatto per il museo navale. L’abbiamo mandata via perché avevamo dei report negativi, sia da parte delle associazioni che delle società sportive.

Questa amministrazione è nata sotto un preciso auspicio, non politico. C’era un programma politico da rispettate. Bene, ora ditemi se c’è un solo imperiese contento dei servizi che offre il Comune di Imperia. Basta parlare con chi vive nelle frazioni.

Mi hanno chiesto di rientrare in Giunta. Lo ha fatto il Sindaco Capacci in prima persona. È venuto lui, nel mio ufficio, a chiedermi di accettare l’incarico. Ho accettato perché mi è stato chiesto con insistenza. Io me ne ero già andato per la mia strada.

Il fatto, però, é che adesso ogni problema che spunta in città è colpa di Strescino. Forse tutti dimenticano che io non faccio più il Sindaco da tre anni. Il NCD non è contento dell’attuale amministrazione. Si sta lavorando poco e male. Abbiamo segnalato il nostro malessere più e più volte nei modi corretti. Basta dare uno sguardo alle cronache locali. Ogni volta segnalavamo un problema e puntualmente è stato fatto sempre il contrario”.

Uscire dalla maggioranza? “Decideremo tutti insieme. Ma a questo punto non è da escludere. Il Sindaco può anche mandarmi via dopo aver letto questa intervista. A me non interessa. Il fatto è che non si può fare tutto in funzione delle elezioni regionali, mentre la città va allo sbando. Qui ognuno fa quello che vuole. Le emerge bisognerebbe conservarle per amministrare e non per far politica in vista delle regionali”.

Non siamo contenti della Giunta. Questa è la nostra visione. Quando camminiamo per strada la gente si arrabbia, ci insulta. La città è allo sbando, ci sono mille problemi. Un esempio. Chiedo fondi per un intervento sulla pinacoteca civica. Se l’assessore competente promette di darmi 10 mila euro tramite gli oneri di urbanizzazione, poi deve farlo, non che si tira indietro.

Su via Santa Lucia non siamo mai stati d’accordo. L’abbiamo fatto presente in tutti i modi. La gente bisogna ascoltarla. Manca completamente la comunicazione, perché non c’è un ufficio stampa, unico Comune in tutta Italia. Podestà è stato completamente esautorato sulla questione Tradeco”.

Vogliono far gestire dalla Go Imperia decine di servizi e al contempo lasciare che sia tutto nelle mani di un amministratore unico. Ovvio che non sia possibile. Sulla Seris l’amministrazione ha cambiato idea 200 volte. Sulla gestione dell’acqua, se non interveniamo noi dormivano ancora adesso. Sono queste le cose che non vanno bene, che sono intollerabili”.

Il Pd? A me di quello che dice il Pd non me ne può fregar di meno. Quelli scaricano i problemi loro sulla giunta. Ora ci confronteremo con Capacci. Per quanto mi riguarda io non voglio ricandidarmi in Comune, ne tanto meno alla regionali. Però, se rimango in Comune ci rimango alle mie condizioni. Se non mi vogliono me me vado”.

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