Imperia. Ancora una convincente affermazione della Union Riviera Rugby di Sylvain Masson tra le mura amiche del Pino Valle. Campo pesante, ancora una volta. Si pensa alla consueta difficoltà per i tre quarti, ma così non sarà. Complice anche un Rapallo, di fatto terza squadra della franchigia recchelina, giunto a Ponente con poco da chiedere, in 17 giocatori e dunque con molte assenze. La loro scuola però si è ben vista in alcune fasi di gioco, soprattutto quelle non manovrate. La prima fase del match è infatti di studio.
Le mischie si equivalgono e si gioca con i calci. Buono il numero 10 avversario, ma i corsari dimostrano di saper giocare tutti al piede, Masson compreso. L’equilibrio si rompe solo al 14’ del primo tempo, in seguito ad un’azione sviluppata da una touche sulla sinistra. La palla viaggia fino all’altro estremo del campo, dove una serie di percussioni, iniziate da Piana, vedono Masetto schiacciare con doppio movimento. È l’inizio di una bella sequenza, infatti quattro minuti dopo sarà la volta di Barbotto, maiuscolo come sempre, che rompe gli indugi con dinamismo ed innesca Dalpiaz che a sua volta mette Delbecchi in condizione di segnare. I “polpi” rapallini reagiscono, ma la Union mostra una buona difesa e cresce il numero dei placcaggi, con Battistotti e Bellifiori in evidenza. Il secondo, soprattutto, gioca come un veterano pur essendo una sorta di neofita. È proprio lui che al 36’ inizia la ruck che metterà Piana in condizione di schiacciare in meta attorniato da un bel sostegno: ci sono anche le gambe. Castaldo questa volta cambia l’inclinazione del pallone sul piazzatore e mette la trasformazione con il suo vellutato sinistro. Il popolare “lampadina” Castaldo ha sicuramente suonato un brano di qualità durante tutta la partita. Finisce il primo tempo è Sciascia entra per Masetto. Volti nuovi dunque al Pino Valle. Lavoro duro anche per il neoentrato, lucchetto con un sempre più concreto Ferrua. Iniziano quindi le grandi manovre sugli schemi: Roggero gioca una delle innumerevoli “puma” in libretto ai corsari e Masson se ne va in meta passeggiando.
Il Rapallo indomito reagisce e vuole giocare alla mano. I suoi lo sanno fare, hanno anche buone mani. Il fondo manca e la precipitazione non è amica. Roggero “Invisibile” fa la “spia” e se ne va in meta al centro dei pali per la trasformazione di Castaldo. Al 12’ del secondo tempo serie di giocate di alto livello ed è ancora Delbecchi nella terra promessa. Entra allora Lisco per Correddu, che ha disputato una partita di grande sacrificio. Delbecchi lascia spazio a Fabio Calzia. Il suo ritorno in panchina è accolto da una standing ovation. Le ali si fanno trovare ancora pronte: De Masi inventa una giocata al piede e va in meta. A questo punto si entra in “zona Pozzati”: sornione finora il mediano di apertura, sorprende per un primo slalom, cui segue una mischia per una palla pulita nuovamente sua. Altri avversari come paletti e via in meta pure lui. Non trasforma Fabio Calzia, forse tradito da un po’ di emozione, ma si sa che ha la tomaia molto educata. Al 22’ del secondo tempo esce un altro pezzo da novanta come Barbotto e si rivede il campo un silente Federico De Franchi, che, come al solito, si ritrova subito sul pezzo. Entra anche Agostino Semeria, in posizione di centro, per Dalpiaz. Che ci sia pretattica per la prossima partita? E Manganello per Ferrua. Legnate per sciabolate, ma fa lo stesso. Anche “Gandalf” Gandolfo è della partita. Altro gioco, altro schema, dalla touche sarà proprio Semeria ad incunearsi tra le maglie invero slabbrate della difesa avversaria per una meta di qualità.
Insomma, punteggio finale 51-0. Ancora avversari senza punti, Union con grande rispetto per l’impegno di tutti. Prossima partita in data 1 marzo in quel di Genova, contro i Cadetti del CUS che sono ad un punto, guidati da un Mashallsay con il canino avvelenato. La Union deve ancora recuperare una partita, però Masson vuole preparare “la partita perfetta”. Sicuramente da vedere. L’ago della bilancia ovale, grazie anche all’impegno giovanile, pende ormai anche verso il Ponente ligure. Il gran commis imperiese Giovanni Lisco è entrato infatti nel consiglio regionale federale, mentre il sanremese Livio Tironi figura come delegato provinciale della FIR. Il dado, anzi, l’ovale, è tratto.