“La polizza assicurativa che i legali di Salvagno sostengono possa risarcire il danno causato da Mcinnes, non copre alcun danno. Non è vero niente“. A parlare è Silvana Lo Monaco, moglie di Sergio Salvagno, l’agronomo imperiese colpito da un razzo nel corso dello sbarco dei pirati, nell’ambito delle Vele d’Epoca, e tutt’ora ricoverato in gravi condizioni presso una clinica specializzata a Sarzana.
Il riferimento è alla polizza, con un massimale pari a 6 milioni di euro, citata dai legali dell’armatore americano nella memoria difensiva depositata nei giorni scorsi in Tribunale. “Io di mestiere sono un’assicuratrice – continua Silvana – e ho sottoposto questa fantomatica polizza a un avvocato specialista. Si tratta di un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Non copre eventi come quello accaduto a Sergio, anche se fosse ritenuto colposo”.
La moglie di Sergio Salvagno lancia infine un appello ai legali di Mcinnes, Tito Schivo e Andrea Artioli. “Si parla di un’ulteriore polizza assicurativa depositata in Tribunale. Se esiste che ce la facciano vedere. Se realmente coprirà i danni noi non ci opporremo alla derubricazione. Sergio ha dei danni permanenti, che si porterà dietro, purtroppo per tutta la vita. Avrà bisogno di cure specializzate. Per fortuna c’è il fondo di Solidarietà che ci è venuto incontro, ma non basta. Ora ci appelliamo ai legali di Mcinnes. Se esiste questa ulteriore polizza, mostratecela“.